Addio a Maurizio Migliori, filosofo e grande esperto di Platone. Lutto nella cultura

Cantù La scomparsa a 80 anni del docente che fino al 2015 ha insegnato all’università di Macerata. Ex consigliere indipendente e ispiratore di Area Aperta

La città perde un uomo di grande cultura e di grande passione per l’insegnamento.

È morto Maurizio Migliori, 80 anni, già docente universitario di storia della filosofia antica all’Università di Macerata. Nato il 5 ottobre 1943, laureatosi in filosofia con lode alla Cattolica di Milano, dove ha conseguito la specializzazione, dopo anni di docenza nelle scuole superiori - tra questi, le Magistrali di Como - il professor Migliori ha insegnato nella Facoltà di Lettere e Filosofia, poi nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata dal 1991 al 2015.

Aveva proseguito anche oltre come professore a contratto. Tra le sue numerosissime pubblicazioni, la monografia sul pensiero platonico in due volumi, “Il disordine ordinato. La filosofia dialettica di Platone” e “Il Sofista di Platone. Valore e limiti dell’ontologia” editi da Morcelliana; “Platone, Filebo” per Bompiani; “Platone, Parmenide” per Rusconi.

John McCourt, il rettore dell’Università, lo ricorda a nome «dell’intera comunità accademica e mio personale, esprimo il più profondo dolore per la scomparsa del collega, uno dei più illustri membri della Scuola Filosofica Maceratese, docente di riconosciuta competenza e grande passione che ha conquistato tanti giovani allo studio della filosofia».

Per Roberto Mancini, il direttore del dipartimento di studi umanistici dell’università, «Maurizio Migliori è stato non solo un grande conoscitore di Platone, ma anche un insegnante appassionato, amatissimo da chiunque abbia frequentato le sue lezioni. Ha fondato una Scuola Maceratese di Storia della filosofia antica che si segnala per la fecondità scientifica e per l’apporto originale dato alla Scuola di Tübingen-Milano nel campo degli studi platonici».

Così lo ricorda la famiglia - la moglie Beatrice, i figli David, Ivan, Daniel, i nipoti Leonardo e Federico nel necrologio: «Insegnante e studioso, ha affrontato oltre un anno di malattia con coraggio, una forte fede che non l’ha mai abbandonato e una filosofica accettazione della situazione e dell’inevitabile conclusione».

Silvano Ranica ricorda il Migliori politico: «C’eravamo conosciuti al Circolo del Sabato, che riuniva giovani studenti di età diverse, tra cui anche il professor Oreste Dominioni. Maurizio a Cantù era stato anche, da indipendente, consigliere comunale per il Psi, poi si dimise: a lui le maglie di un partito andavano un po’ strette. Non era facilmente catalogabile politicamente. Era stato, a conferma della sua libertà di pensiero, uno degli ispiratori di Area Aperta, esperienza politica che doveva superare i partiti».

Tra gli amici, Paola Mauri: «Una persona estremamente aperta, pur essendo professore universitario non era chiuso nel mondo accademico. Mi aveva coinvolto in un progetto sulla multifocalità, invitandomi a un confronto a Macerata. Un grande uomo di cultura e ancora pieno di progetti». I funerali saranno lunedì 13 novembre alle 10, in San Michele.

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