Accordo per un nuovo museo
Esporrà reperti della guerra

Valdisotto, la Regione ha siglato l’intesa con Parco dello Stelvio ed enti locali per salvare i cimeli sullo Scorluzzo.

Una nuova struttura museale per ospitare e valorizzare il ricovero austro-ungarico rinvenuto nei pressi della cima del monte Scorluzzo a Valdisotto insieme ai relativi mobili, suppellettili, equipaggiamenti e oggetti di vita quotidiana ritrovati in ottimo stato di conservazione.

Lo prevede una delibera approvata dalla giunta regionale su proposta degli assessori Massimo Sertori e Stefano Bruno Galli, che formalizza l’adesione della Regione all’Accordo di Programma con Parco nazionale dello Stelvio (ente capofila), Comunità montana Alta Valtellina, Comuni di Bormio, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva. L’accordo prevede uno stanziamento complessivo di 2,6 milioni di euro, di cui 1,7 milioni di euro da parte della Regione Lombardia e il restante da parte del Fondo Comuni di Confine e da risorse europee 2014-2016.

Nel commentare l’approvazione del progetto l’assessore alla Montagna Sertori ha affermato che «con questo accordo sarà possibile valorizzare il ricovero ritrovato e la Valtellina arricchirà il suo naturale museo a cielo aperto, costituito dalle tante testimonianze della Grande Guerra sulle montagne, con un nuovo anello di quel museo diffuso, sito in tante altre realtà espositive presenti nel territorio dell’Alta Valtellina, dal museo civico di Bormio al museo vallivo di Valfurva, dal Forte Venini di Oga al museo storico Donegani del Passo dello Stelvio».

Il rinvenimento del ricovero austro-ungarico in cima al monte Scorluzzo «è una scoperta di grandissima importanza - ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Stefano Bruno Galli - per la ricostruzione particolareggiata della vita al fronte lombardo nella Grande Guerra. Il ghiaccio ha conservato perfettamente gli oggetti contenuti: fucili e pugnali, munizioni, vettovaglie, bottiglie di grappa e di cognac e persino cartoline. È rimasto esattamente così come l’ha lasciato l’ultimo soldato imperiale nel novembre di cent’anni fa”.

Per ospitare il ricovero verrà adattata l’ex-Caserma Pedranzini, collocata nel cuore di Bormio, di proprietà dei quattro comuni dell’Alta valle.

Il recupero costituisce un unicum di straordinario e inestimabile valore culturale che, all’interno di un più ampio progetto di valorizzazione delle vicende storiche occorse durante la grande guerra sulle montagne del Gruppo Ortles-Cevedale, potrà rappresentare un elemento di forte interesse e attrattività.

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