Abbandono e incuria al Morelli, in arrivo la troupe di “Striscia”

Nei prossimi giorni una troupe della fortunata trasmissione di Antonio Ricci sarà al Morelli per mostrare il grande malato, ovvero l’ospedale che cade a pezzi.

«Struttura fantastica - una storia da rivitalizzare». Era un pensiero sincero che l’allora presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, mise nero su bianco in una missiva indirizzata al sindaco di Sondalo dell’epoca, Luigi Grassi.

Sono passati solo alcuni anni, ma alla luce del Piano di ridimensionamento del Morelli proposto dal Politecnico di Milano e della condizione nella quale versano alcuni padiglioni non utilizzati, sembrano davvero beffarde, verrebbe da dire una presa in giro se non fosse che nessuno si permette di mettere in dubbio la sincerità dei complimenti di Maroni alla struttura.

La storia è purtroppo stata molto diversa da quella prospettata dell’allora padrone di casa del Pirellone. Anziché essere rivitalizzato il Morelli sembrerebbe essere stato ridotto in agonia, una lunga agonia segnata da tagli, accorpamenti di reparti ed ora - stando almeno agli amministratori della Media e Alta Valle - la mazzata finale di un piano che toglie le specialità esistenti.

Le parole del presidente Maroni devono suonare quantomeno strane all’orecchio dell’ex sindaco di Sondalo, che per vent’anni consecutivi ha fatto parte dell’amministrazione comunale. Ecco allora che Grassi ha sfogato un’amarezza che gli sgorga dal cuore nel vedere la condanna del suo Morelli sulla sua pagina Facebook dove ha postato le foto del degrado dei padiglioni abbandonati a se stessi da anni.

E chissà quanto gli sarà costato in termini affettivi dover rendere pubblica una situazione di impietoso degrado. «Ecco i risultati del convinto impegno» ha scritto in tono polemico Grassi, abbinando le foto del degrado alle parole di Maroni. L’incuria di una struttura pubblica di quelle che “Striscia la notizia” ci ha abituato a mostrare, denunciando pubblicamente episodi simili lungo l’intero Stivale, e che effettivamente finiranno proprio a Striscia. Pare infatti che nei prossimi giorni una troupe della fortunata trasmissione di Antonio Ricci sarà al Morelli per mostrare il grande malato, ovvero l’ospedale che cade a pezzi. «Oggi - chiosa Grassi nel suo post - Regione Lombardia dopo aver bombardato la sanità di montagna ne promette un piano di rilancio. È previsto anche un “forte rilancio” per il Morelli! Il piano è talmente convincente che 16 sindaci ne chiedono l’immediato azzeramento. La storia degli ultimi 20 anni della nostra sanità è lastricata di promesse: ai valtellinesi e valchiavennaschi l’arduo compito di individuare quali siano state mantenute».

Quelle immagini di un ospedale che sembra essere finito sono un bombardamento sono la triste cartolina che offre oggi il Villaggio, una struttura che ha significato rinascita e nuova vita per centinaia di migliaia di pazienti e oggi invece vede padiglioni lasciati all’incuria.

Un tempo venivano pazienti da tutta Italia, ora sembra che il valore del Morelli sia un esclusivo pensiero dei sindaci dei mandamenti di Tirano e Bormio. Il rischio è di vedere campeggiare un giorno non troppo lontano un cartello con la parola “closed”, qui c’era una volta un ospedale. I padiglioni, che rischiano di essere svuotati di specialità, competenze, umanità se il piano del Politecnico fosse confermato, rischiano di diventare parte di un museo non del sanatorio che esiste già, ma di un museo di un ospedale dal grande passato, dal presente incerto e dal futuro cupo.

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