Abbadia, debutta l’imposta di soggiorno
«Il nostro ruolo turistico è riconosciuto»

I turisti pagheranno 50 centesimi a notte nei campeggi e 1 euro nelle strutture Il sindaco: «Il gettito destinato a interventi nel settore, acquistato software per registrazioni»

Dal primo marzo arriva l’imposta di soggiorno.

I turisti pagheranno 50 centesimi a notte nei campeggi a persona, e un euro a persona nelle altre strutture.

Non pagano i bambini e i ragazzi fino a 14 anni d’età, e neppure i turisti che hanno compiuto 65 anni. L’imposta viene applicata fino ad un massimo di sette pernottamenti nella stessa struttura.

L’imposta si applicherà ogni anno dal primo marzo al 30 settembre, ed è ormai in vigore in tutti i Comuni del Lario, apripista è stata Varenna che vanta però un’impronta turistica di grande livello, con strutture alberghiere a più stelle.

«Il nostro Comune riconosce il ruolo fondamentale e strategico del turismo per lo sviluppo occupazionale ed economico del paese, per la crescita culturale e per la coesione sociale, e di conseguenza abbiamo deciso di introdurre l’imposta di soggiorno al fine di contribuire a consolidare e a sviluppare l’economia turistica - spiega Irene Azzoni, assessore al turismo -. Il gettito sarà esclusivamente destinato ad interventi, promossi dal Comune nel settore del turismo con riguardo al miglioramento dei servizi rivolti ai turisti, alla promozione ed allo sviluppo dell’attività turistica nonché alla manutenzione, funzionamento e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali».

Attualmente il paese vanta un hotel, due campeggi, tre rifugi e una trentina tra case vacanza e bed and breakfast.

«Fare una previsione sul gettito annuale non è semplice, pensiamo comunque ad un’entrata attorno ai 15 mila euro, anche se la somma è tutta da verificare - spiega il sindaco Roberto Azzoni -. Per questo primo anno abbiamo dovuto sostenere la spesa dell’acquisto del software per le registrazioni, e quanto resterà vorremmo destinarlo a iniziative durature nel tempo come una cartina sul paese e nuova cartellonistica, oltre a manifestazioni turistiche per implementare gli arrivi e offrire occasioni di svago a chi passa le vacanze da noi».

Gli introiti, così come avviene già negli altri paesi, verranno destinati infatti allo sviluppo turistico.

Chiaramente ci saranno delle verifiche incrociate per verificare se davvero le registrazioni vengono fatte in modo corretto, considerato che negli anni scorsi sul territorio si erano verificati casi di “nero” con operatori che non avevano registrato le loro strutture per evadere le tasse.

Il software per i pagamenti dell’imposta di soggiorno sarà anche uno strumento per verificare che tutte le strutture siano regolarmente registrate.

Inizialmente vista come una tassa l’imposta di soggiorno si è poi rivelata come uno strumento per elevare la qualità del soggiorno sul territorio.

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