A Chiareggio una festa da record

Chiesa in Valmalenco, complice il clima estivo, il paese è stato letteralmente preso d’assalto da migliaia di persone. Il direttore del consorzio turistico: «Un’edizione eccezionale per il tradizionale appuntamento con gli alpeggiatori».

La ventesima edizione della Festa dell’Alpeggio di Chiareggio è stata un grandissimo successo. I dodici alpeggi della Valle hanno sfoggiato al meglio non solo i loro prodotti, ma anche le vere regine dell’Alpe. La maggior parte degli hotel registrava il tutto esaurito già venerdì sera, con qualche ora di anticipo sul via ufficiale della festa che è iniziata sabato mattina con la novità di “Formaggi malenchi in piazza”, un’esposizione di prodotti caseari locali, particolarmente apprezzata dai visitatori.

Sabato mattina si è svolta anche la sfilata per il centro di Chiesa della banda di Civitella Roveto - il paese d’origine del sindaco Renata Petrella - che in serata ha poi tenuto un concerto in piazza Nicolò Rusca a Chiareggio; il sodalizio del piccolo paese de L’Aquila si è esibito anche insieme alla banda della Valmalenco. Tra sabato e domenica la via che porta alle prime abitazioni di Chiareggio si è trasformata in una passerella ricca di sapori, con il mercatino delle prelibatezze dei piccoli produttori locali, ma anche con la sfilata delle mucche ornate con originali e colorate decorazioni: è stata eletta vincitrice Gilda, una mucca di proprietà dell’azienda agricola “Alpe oro”, di Chiesa Valmalenco; su 1.670 schede scrutinate, Gilda ha ottenuto 258 preferenze. Seconda posizione, con 174 voti, per l’esemplare dell’azienda agricola “Il cornetto”, di Lanzada; terzo gradino del podio per la mucca di “Alpe sentieri”, di Lorenzo e Dario Lenatti. La rassegna dedicata al miglior “Scimut” è stata vinta, secondo la commissione dell’Onaf, dall’azienda agricola Negrini Maurizio di Caspoggio per il formaggio prodotto all’Alpe Prabello. Tra i numerosi eventi, i più piccoli hanno particolarmente apprezzato la dimostrazione dell’arte della mungitura e le “Fiabe in alpeggio”, con racconti disegnati al momento sugli alpeggiatori. Il laboratorio “Il formaggio lo faccio io” è stato ripetuto, grazie alla presenza di un centinaio di bambini, più volte nella mattinata.

Per Roberto Pinna, direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco, «questa edizione è stata eccezionale, con numeri da record, quasi diecimila persone soltanto nella giornata di domenica; un grandissimo successo, reso possibile dal bel tempo, ma anche dalla formula della Festa dell’alpeggio che funziona, cresce e piace anche ai più giovani per i quali c’erano tanti eventi e molte attività in programma. Il fatto che l’anno scorso i produttori malenchi partecipanti all’elezione del miglior Scimut fossero cinque, mentre quest’anno sono nove, testimonia la grande ascesa di questo genere di formaggio».

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