Prima guerra mondiale
Il conflitto ha un secolo

Oggi, 96 anni fa, si fermava ogni battaglia

Oggi si celebra il 4 novembre, o meglio nel giorno di oggi si ricorda la fine della prima guerra mondiale, quella che si combattè tra il 1914 e il 1918.

La festa del 4 novembre di quest’anno ha però un significato molto particolare, perché corrisponde al compimento dei 100 anni dell’inizio della guerra: 1914-2014.

È un compleanno importante da ricordare e per il quale in tante scuole si stanno facendo molti lavori interessanti per far conoscere ai bambini e ai ragazzi cosa fu quel conflitto mondiale in cui morirono tantissime persone. Voi come state lav

La prima guerra mondiale fu una guerra molto sanguinosa. La fine di questa guerra oggi è anche la festa dell’unità nazionale e delle Forze Armate.

Una festa nata nel 1919

La prima volta che la si celebrò era il 1919, cioè l’anno dopo la fine della guerra. In questa guerra combatterono da una parte, l’Impero Tedesco, Austro-ungarico ed Ottomano, dall’altra parte Impero Russo, Francia ed Inghilterra poi gli Stati Uniti e l’Italia.

Oggi in tutte le città, si rende omaggio alle persone che persero la vita in quella guerra, anche se molti Comuni hanno deposto le corone d’alloro ai soldati morti già nella domenica quando si sono ricordati tutti i Defunti.

A Roma la corona d’alloro, che è il simbolo della riconoscenza nei confronti di chi è morto in guerra, viene deposta al monumento del Milite Ignoto, un luogo dove c’è una tomba con il corpo di una persona che non si sa chi sia e che è morta in guerra.

Ma si ricorda il 4 novembre anche in Friuli Venezia Giulia al sacrario di Redipuglia dove sono sepolti centomila caduti nella prima guerra.

La battaglia in Friuli

In questo posto ci fu una battaglia tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico.

In questa terribile guerra è giusto ricordare che un ruolo importantissimo ebbero i ragazzi del ’99, quelli che nacquero nel 1899 e che andarono in guerra nel 1917 a soli 18 anni, e alcuni di loro non li avevano ancora compiuti.

Furono milioni i soldati che combatterono e a casa rimasero donne, anziani e bambini che dovettero cavarsela da soli. Per ricordare questo giorno si possono leggere alcuni libri, visto che le persone che hanno preso parte alla prima guerra mondiale sono ormai morte e non possono più raccontarcela. n 

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