Palazzo Muzio dedica una sala a Sandro Sozzani

«A Sandro Sozzani, amministratore e politico valtellinese, tra i fondatori dell’Intergruppo acque della provincia di Sondrio. Guerriero gentile».

E’ racchiusa nelle parole incise sulla targa all’ingresso della sala gruppi di palazzo Muzio, gran parte dell’essenza dell’operato di Sozzani, assessore e consigliere provinciale, sindaco di Sondalo e consigliere comunale del capoluogo, che la Provincia, su stimolo dell’assessore regionale Massimo Sertori, suo personale amico e compagno delle battaglie per le acque, ha voluto sottolineare con l’intitolazione di questa mattina.

Una cerimonia a cui, insieme alla moglie Matilde, al figlio Paolo e ai nipoti, oltre naturalmente al padrone di casa Davide Menegola e a Sertori, hanno voluto partecipare tanti degli amici e dei colleghi amministratori con cui Sozzani ha condiviso un percorso di vita fatto di passione e rispetto istituzionale, determinazione e lealtà. «Un uomo d’altri tempi, di un altro modo di fare politica» ha ricordato non a caso Menegola.

Sozzani, morto nel 2017 dopo una lunga battaglia con la malattia, ha rappresentato per tanti un punto di riferimento sul territorio sapendo intessere relazioni e legami oltre le appartenenze partitiche, insegnando a mettere il bene comune davanti a tutto, dando un senso all’amministrare sempre in maniera positiva. E tutti nella sala a lui intitolata hanno voluto ricordare la sua grandissima onestà intellettuale, la schiettezza e le sue parole, sempre precise, mai scontate capaci di dare un’attenzione, sincera, alle persone. «Un maestro di vita importante» come lo ha definito Sertori.

Commossa da tanto affetto la moglie Matilde, affiancata da Paolo. «Sandro ha messo il cuore e l’anima nel suo impegno per il territorio e per le acque. Sarebbe stato felice di tutto questo».

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