Lecco sullo sfondo della Gioconda, la teoria della geologa e storica dell’arte Ann Pizzorusso

Conferma quanto sostenuto da tempo dallo studioso leonardesco Riccardo Magnani

Lecco sullo sfondo della Gioconda di Leonardo Da Vinci. A confermare quanto sostenuto da tempo, con libri e conferenze, dall’esperto leonardesco Riccardo Magnani, la geologa e storica dell’arte rinascimentale Ann Pizzorusso. La notizia è stata riportata in queste ore dai principali quotidiani internazionali: dal The Guardian al New York Times.

La studiosa è certa di aver finalmente risolto il mistero nascosto in uno dei dipinti più famosi del mondo. Ann Pizzorusso ha unito i suoi due campi di competenza per suggerire che Leonardo abbia dipinto diverse caratteristiche riconoscibili di Lecco.

Pizzorusso ha abbinato il ponte di Leonardo, la catena montuosa e il lago della Gioconda al ponte Azzone Visconti del XIV secolo di Lecco, le Alpi sud-occidentali che dominano la zona e il Lago di Garlate, che Leonardo ha visitato 500 anni fa.

Le somiglianze sono innegabili, ha detto. «Sono davvero entusiasta di questa scoperta».

Teorie precedenti localizzavano lo sfondo del capolavoro a Bobbio, in provincia di Piacenza, p ancora nel territorio aretino.

Ma concentrarsi sul ponte, ha detto Pizzorusso, non era sufficiente. «Il ponte ad arco era onnipresente in tutta Italia e in Europa e molti sembravano molto simili. È impossibile identificare una posizione esatta solo da un ponte. Tutti parlano del ponte e nessuno parla della geologia».

Ha notato che le rocce di Lecco sono calcaree e che Leonardo ha raffigurato le sue rocce in un colore bianco-grigio .

Per la sua ultima ricerca sulla Gioconda, ha visitato Lecco, ripercorrendo le orme di Leonardo: «Sappiamo dai suoi taccuini che trascorse molto tempo esplorando il territorio lecchese».

"Il ponte vecchio di Lecco nel paesaggio della Gioconda"

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