Tragedia nel torrente Esino, Alessandro Dall’O’ era un esperto di canyoning

Era un esperto di canyoning Alessandro Dall’O’ il trentatreenne che sabato 18 maggio ha perso la vita nel torrente Esino lungo la Valle di Vezio a Perledo.

Faceva parte dell’associazione italiana guide canyonig l’unico sodalizio ufficiale che raggruppa gli esperti di torrentismo, e sabato era con due appassionati svizzeri che stavano seguendo un corso con lui, e la fidanzata.

Milanese di Corsico, era laureato al Politecnico di Milano ed era socio della OperArch, impresa brianzola attiva in campo edilizio.

Era arrivato in mattinata a Perledo con il gruppo, attratti proprio dal torrente Esino che nasconde punti con caverne e anse, una sorta di orrido, che sono l’ideale per gli appassionati di canyoning. La discesa del torrente scorreva tra adrenalina e voglia di divertirsi, poi all’improvviso qualcosa è andato storto. L’uomo nell’attraversare una pozza ha lasciato la presa dell’appiglio a cui si reggeva ed è stato trascinato dalla corrente sul fondo, restando imprigionato in un mulinello sott’acqua per parecchi minuti.

Gli amici lo hanno trascinato fuori, ma era già in arresto cardiaco, subito gli sono state fatte prime le manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

I vigili del fuoco sono intervenuti con una squadra Saf e con il distaccamento di Bellano. Sul posto anche il Soccorso Bellanese. Alessandro Dall’O’ è stato trasportato con l’elisoccorso arrivato da Como all’ospedale Manzoni di Lecco in condizioni disperate, dopo qualche ora il suo cuore ha smesso di battere.

Appassionato di torrentismo aveva più brevetti e dalle sue pagine social pubblicava video delle esperienze fatte.

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