Utlac 250, vince il tiranese Daniele Nava

Sabato e domenica le gare da 60 e 30 chilometri

Che impresa il tiranese Daniele Nava! È lui il vincitore della terza edizione della Utlac250, il giro montano del Lago di Como organizzato dalla società Larius. Nel primo pomeriggio di venerdì il forte atleta sondriese classe 1987 ha raggiunto il lungolago di Lecco dopo aver completato il percorso di 254 km, con dislivello positivo di 12430 metri, in 43h42’28”, nuovo record della manifestazione. Nava è riuscito a migliorare il precedente primato di 44h56’ fatto registrare l’anno scorso dallo svizzero Robin Fournier, rifilando un distacco di ben 4h30” al 2° classificato, il romano Alessandro Roncato.

Per Nava, partito da Lecco sotto una fitta pioggia mercoledì alle 18 insieme ad altri 77 concorrenti, una gara che è ben presto diventata una corsa in solitaria, staccando tutti quanti già dopo i primi chilometri e senza mai farsi avvicinare da nessuno sino al ritorno in città, questa volta accompagnato dal sole, di ieri. Tanta gioia, ma inevitabilmente anche tanta stanchezza nelle sue parole subito dopo aver completato l’impresa: «Scusate ma non dormo da tre giorni e se dico cavolate abbiate pazienza - ha infatti scherzato Nava nell’intervista immediatamente dopo aver raggiunto il Monumento ai Caduti sul lungolago -. Sono contentissimo, il percorso è veramente bello e correre vista lago è stupendo. Ogni tanto mi giravo a guardare il panorama e con il cielo azzurro veniva quasi voglia di fermarsi per ammirarlo meglio».

Nava mette così la sua firma nell’albo d’oro di una manifestazione che lo ha stregato fin da subito: «Non è solo una gara di 254 km con un bel dislivello - prosegue il vincitore -, è una manifestazione che ha il suo perché in quanto ti permette di fare il giro del Lago di Como e io ho voluto partecipare proprio per questo. Gli organizzatori mi hanno fatto l’onore di darmi il pettorale numero uno e questo mi ha spinto ancora di più a fare del mio meglio».

Una gara tanto lunga e faticosa quanto affascinante e da completare sfruttando esclusivamente la traccia GPS fornita dall’organizzazione, in quanto il percorso non è tracciato: «Io vado tanto in autonavigazione perché mi piace proprio come modalità di vivere la montagna e secondo me tutte le gare lunghe dovrebbero essere così, sia perché devi stare più attento che perché in questo modo si sgravano gli organizzatori di tanto lavoro per segnare il percorso».

Nella giornata sono proseguiti gli arrivi al traguardo che si completeranno sabato e domenica mattina. Utlac catalizzerà l’attenzione degli appassionati di corsa in montagna anche nel fine settimana con le due altre prove che lo compongono. Sabato, partenza alle 7:30 da piazza Cavour a Como, il via alla Utlac60, gara che unisce le due province lariane, il traguardo è anche in questo caso sul lungolago lecchese, passando dalla punta di Bellagio con un percorso complessivo di 64,6 km e dislivello positivo di 3580 metri. 400, il tetto massimo stabilito dagli organizzatori, gli atleti al via di questa distanza che debutta nella manifestazione. Domenica spazio invece alla più breve, ma a sua volta impegnativa, prova, l’Utlac30. In questo caso si parte da Bellagio, in piazza Mazzini, alle 9:15 e si corre lungo la seconda parte del tracciato della Utlac60 sino al traguardo di Lecco.

Il tiranese Daniele Nava vince la Utlac

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