Il carro dei Lego E la Cumbricula
vince il Carnevale

Sfilata Primi gli amici di Berbenno, secondo Castione Terzo Abosaggia, quarto il progetto pachera dell’Or.So.

I colori del Carnevale dei ragazzi uniti a quelli dei celeberrimi mattoncini Lego: una combinazione vincente, che ha consentito alla “Cumbricula del Nonu”, gli Amici del carnevale di Berbenno e dei paesi vicini, di ricevere per il secondo anno consecutivo il riconoscimento per il carro più bello. “#ioLEGOetu?” è stato premiato ieri pomeriggio al termine della sfilata che ha animato la città, culmine degli eventi del Carnevale dei ragazzi, promosso dalla Comunità pastorale cittadina con il sostegno del Comune.

Il re e la regina

Accompagnato dal re e dalla regina del carnevale, Davide Tognoni e Annalisa Rossi, il carro vincitore è stato anche il primo a sfilare, dopo il maialino salvadanaio, mascotte della manifestazione, e la Bandadram, gruppo di percussionisti itinerante composto dagli allievi della Scuola civica di Chiavenna, dell’Associazione Mousikè e della Scuola di musica della Regione Bregaglia. Al corteo, partito dall’Istituto salesiano di via San Giovanni Bosco per giungere in piazza Garibaldi, dove sono stati effettuati due passaggi, hanno preso parte anche altri tre carri e sei gruppi mascherati. Non i numeri delle grandi sfilate del passato, ma comunque sufficienti a regalare un pomeriggio di felicità e spensieratezza alle centinaia di bambini che hanno seguito la sfilata e poi sono giunti in piazza Garibaldi con le loro famiglie.

Il secondo carro classificato è giunto da Castione Andevenno, a cura della Pro loco, sul tema “Star peace”, per presentare «la strabiliante epopea di un’astronave e del suo equipaggio sempre in lotta per la pace e la sopravvivenza, in uno spazio popolato da adulti distratti e multinazionali che han più potere di certe nazioni». A tema Lego anche, il terzo classificato, la sorta di castello realizzato dall’Oratorio di Albosaggia con un muro perimetrale e una torre al centro «non proprio perfetta», eppure con «i mattoncini fortemente uniti tra loro» per esprimere «un unno all’unione, alla diversità e alla fraternità».

Nell’accademia della Crusca

Quarto il “Progetto pachera” dell’Or.So., l’unione dell’oratorio Sacro Cuore e del Centro giovanile don Maccani. Il carro presentava la riproduzione di una grande macchina movimento terra con l’obiettivo di porre all’attenzione dell’Accademia della Crusca il termine dialettale “pachera”. Intanto, però, il gruppo guidato da don Remo Bracelli, ha assicurato di continuare «a lavorare insieme, con la forza della pachera».

Soddisfatto per la giornata l’arciprete, don Christian Bricola, responsabile dell’organizzazione. «Ogni anno il comitato trova forze ed energie per portare avanti questa manifestazione - ha affermato - e quando poi si giunge qui a vedere questa piazza così piena tutto viene ripagato. Il carnevale è occasione per fare gruppo e comunità e oggi abbiamo sempre più bisogno di uscire dalle nostre case per stare assieme e volerci bene».

Alla piazza gremita ha guardato anche l’assessore alle Politiche giovanili, Raffaella Volpatti, che ha portato i saluti dell’amministrazione a tutti i presenti e ha rivolto un ringraziamento a tutti i volontari.

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