Festa della Liberazione a Chiavenna: «Sia anche la giornata dell’impegno»

Il sindaco Luca Della Bitta: «Giorno importante per la memoria di tanti giovani e del loro sacrificio combattendo per la libertà e la democrazia»

«Difendere la Costituzione nata dall’antifascismo». Questo il leit motiv del lungo intervento di Sergio Spolini, intervenuto per conto dell’Anpi Sondrio alla Festa provinciale della Liberazione tenutasi a Chiavenna. Ultimo a intervenire tra i relatori della mattinata, Spolini, ricordando il tributo di 145 morti che la provincia di Sondrio ha pagato tra l’autunno del 1943 alla primavera del ’45 nella lotta contro il nazifascismo, si è concentrato sull’attualità della giornata e dell’antifascismo «oltre i tentativi revisionisti di alcune forze del paese» come atto fondativo della Costituzione «che va difesa contro i tentativi di introdurre riforme che contrastano con il volere dei costituenti teso a evitare l’uomo solo al comando e attuata nei suoi fondamenti di giustizia sociale, libertà e pace».

Prima la parata ufficiale, partita dopo la celebrazione della messa in San Lorenzo, con il corteo che si è dipanato lungo le vie del centro storico chiavennasco per concludersi di fronte al Monumento ai Caduti. Dopo la lettura delle motivazioni dell’attribuzione al gonfalone della provincia di Sondrio della medaglia d’argento al valor militare, la deposizione delle corone di fiori in onore ai caduti da parte del prefetto Roberto Bolognesi. Il tutto condito dal picchetto d’onore da parte delle interforze composte da armi e gruppi dediti al soccorso alla presenza delle istituzioni e delle associazioni partigiane, dei reduci e combattentistiche. Tantissima la gente che quest’anno ha deciso di partecipare al momento commemorativo, proveniente da tutto il territorio provinciale.

Niente polemiche quest’anno, dopo quanto accaduto nel 2019 quando la mancata esecuzione di Bella Ciao e il duro intervento del presidente di Anpi Egidio Mele avevano provocato alcuni momenti di tensione e una lunga coda di accuse incrociate. Da fronti contrapposti, ovviamente. Un richiamo all’unità e alla necessità di un impegno quotidiano per far sì che la Costituzione non rimanga solo sulla carta, dopo l’intervento del delegato dell’amministrazione provinciale Alan Vaninetti, è arrivato dal sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta: «Una giornata importante per la memoria di tanti giovani e del loro sacrificio combattendo per la libertà e la democrazia per far sì che nascesse il grande valore della Costituzione che oggi abbiamo tra le mani e che dobbiamo mettere in pratica ogni giorno evitando contrapposizioni ormai inutili. Questa è anche la giornata dell’impegno. Ciascuno di noi trovi il modo di mettersi al servizio della comunità, della Repubblica, della democrazia a secondo le proprie potenzialità e possibilità. Il 25 aprile è la giornata per dire ancora una volta viva la libertà, viva l’Italia».

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