Avvio lento per lo sci tra fiocchi e bufere
«Ma oggi giornata super»

I pareri Chiusi gli impianti al Palù, a Madesimo inizio discreto«Le ultime precipitazionici fanno bene sperare»

Fra pioggia, neve e vento, è stata una partenza in salita per le stazioni sciistiche che hanno aperto i battenti, nella maggior parte dei casi, proprio fra ieri e l’altro ieri. Aperto a metà, però, perché ieri non c’erano proprio le condizioni per praticare le piste in sicurezza e in Valmalenco, addirittura, si è optato per osservare un sabato sabbatico.

«Viste le condizioni meteo abbiamo ritenuto di tenere chiuso un giorno - dice Franco Vismara, patròn di Valmalenco ski resort di Chiesa in Valmalenco -, perché ci sembrava inutile e dannoso attivare gli impianti per far sciare le persone male e non in sicurezza. Purtroppo è andata così, ma sono sicuro che domani (oggi per chi legge, ndr) andrà molto meglio perché il vento dovrebbe cessare e si preannuncia una bella giornata. Godibile anche sulla neve».

Quella di oggi, infatti, rischia di essere, di fatto, la giornata di inizio stagione sulle piste della provincia, bagnate nella giornata di venerdì, quando ha piovuto anche in quota, per lasciare spazio alla neve caduta abbondante ovunque così da complicare ulteriormente la vita agli impiantisti. «Oggi è stato tutto un gran lavoro di gatti delle nevi - dice Beppe Bonseri, patròn di Santa Caterina Impianti - costretti ad andare su e giù per battere la neve scesa copiosa. Si arriva anche a due metri a quota 3mila, per cui impossibile aprire gli impianti se non alle quote più basse. Oggi (ieri, ndr) abbiamo potuto aprire solo il primo tronco della sciovia che serve la pista Deborah. Peccato perché gli sciatori c’erano e si sono divertiti lo stesso andando su e giù negli spazi disponibili. Nella giornata di domenica sarà sicuramente tutta un’altra storia».

Poca affluenza venerdì a Bormio, in una giornata di apertura della stagione piovosa più che mai e poco si è fatto anche ieri, perché non si poteva andare oltre i 2000 metri.

«Abbiamo potuto aprire solo la seggiovia Pian dei Larici e la Laghetti, oltre ai Campetti - dice Fabio Giacomelli, addetto al marketing della Società impianti Bormio -, però la cosa positiva è che nella notte di venerdì sono scesi 60 centimetri di neve fresca in alta quota e questo depone per un ottimo prosieguo di stagione». Si tratta di lavorare a spianare e preparare le piste e poi è fatta. Quello che si è fatto ieri a Livigno, dove la località si è svegliata, al mattino, ricoperto di 53 centimetri di neve fresca, saliti a 99 in quota. E, sempre in quota, il vento ha fatto il resto, per cui gli impiantisti hanno viaggiato a scartamento ridotto.

«È stato un sabato campale per Livigno - dice Valentino Galli, gestore della Telecabina Cassana -, perché si è dovuto fare un gran lavoro solo per muoversi in paese e favorire gli accessi dal Foscagno. Hanno finito di pulire i piazzali alle 14. Dopodiché, comunque, qualche sciatore in pista c’è stato comunque, si parla di 1.700 persone alle 14, però, chiaro, tutti hanno dovuto tirare i remi in barca, in quota, per via del vento. La vera partenza sarà oggi, perché credo che avremo fra le 6 e le 7mila persone in pista, minimo, grazie alla promozione skipass free».

Un poco meglio è andata dall’altro capo della provincia, a Madesimo, dove ieri i primi ingressi sulle piste della Skiarea Valchiavenna sono stati 2.250. «Nonostante periodiche folate di vento siamo riusciti a rimanere aperti senza interruzioni - dice Marco Garbin, direttore della skiarea Valchiavenna - in modo da permettere a chi ci ha raggiunto di sciare. Avevamo anche un corso di aggiornamento per maestri di sci e un corso del Soccorso alpino. Venerdì solo 190 sciatori, ma è stata una giornata di pieno maltempo. Oggi penso andrà molto meglio».

Piste a parte, difficile ieri il transito sulle strade di montagna per via della neve presente e alto, anche oggi, il rischio valanghe, tre marcato, sulle retiche e le Orobie.

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