Sanità, il sindaco Scaramellini: «Mancano medici e infermieri, è inaccettabile»

«La carenza dei medici e degli infermieri è un problema che spaventa e ritengo inaccettabile che si faccia fatica a fare entrare i giovani nelle facoltà di medicina, vista questa carenza e viste anche, invece, le richieste in tal senso che ci sono».

Così, nel corso del consiglio comunale andato in scena lunedì pomeriggio a Palazzo Pretorio, il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini ha sintetizzato il suo punto di vista su una mozione presentata da Simone Del Curto (Futuro Insieme) e che chiedeva proprio al primo cittadino e alla sua giunta di impegnarsi con alcune richieste precise a Regione Lombardia e in particolare l’istituzione di un centro unico di prenotazione regionale per le strutture pubbliche e private; l’abbattimento delle liste d’attesa; la soppressione della pratica dei medici a gettone e la stabilizzazione a tempo indeterminato del personale sanitario precario; miglioramento dei servizi per gli anziani e per le Rsa; e potenziamento e diffusione dei servizi territoriali. La mozione è stata respinta visto che, come sottolineato dal sindaco, «le decisioni sono prese a livello regionale e gli impegni richiesti non sono calibrati al ruolo del Comune. Inoltre, il riferimento nella mozione al comitato “Lombardia SiCura” rende difficile la sua approvazione, senza contare che Regione Lombardia sta già lavorando e si sta già impegnando su questi fronti».

La mancata approvazione della mozione, però, non significa un mancato interesse e monitoraggio di queste tematiche anche da parte dell’amministrazione comunale: «E’ utile affrontare questi temi: la situazione della sanità, infatti, non va bene in provincia e in Lombardia, ma fuori dalla nostra regione è anche peggio. Il problema fondamentale è quello della carenza di medici e infermieri, poi le altre sono questioni organizzative, ma io non sono un tecnico».

Oltre alla carenza dei medici («Per un’inversione di tendenza anche relativa alla formazione dei medici ci vorranno anni. Proprio negli ultimi anni non si è agito bene a livello nazionale».), un’altra questione spinosa è rappresentata dalle liste d’attesa. «Il rapporto tra il pubblico e il privato - ha sottolineato il sindaco Scaramellini - è sempre stato un problema. Non comprendo come mai le liste d’attesa nel pubblico sono lunghissime e poi per la stessa visita con lo stesso medico e magari anche nella stessa struttura, i tempi sono molto più veloci privatamente. Forse si sta cercando di evitare la fuga del personale dal pubblico». Infine, a livello locale, ha proseguito il primo cittadino del capoluogo «il rapporto con Asst è molto stretto, ma si tratta di interventi che possono aiutare, non risultare decisivi. Inoltre, a breve arriveranno notizie sulla ristrutturazione dell’ospedale di Sondrio».

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