Ricette elettroniche: cosa fare per continuare a riceverle dopo il 30 aprile

.Per chi già riceve le ricette elettroniche via sms o via mail c’è una data importante da tenere presente ed è quella di martedì 30 aprile prossimo entro la quale occorrerà rinnovare il servizio che, altrimenti, dal 1° maggio, verrà disattivato.

Un servizio gratuito, cui molte persone sono già iscritte tempo e cui Regione Lombardia invita ad iscriversi in caso contrario, che permette di ricevere la ricetta elettronica dematerializzata sul proprio cellulare o computer, via sms in un caso o via e-mail nell’altro, e, con quella, recarsi in farmacia per ottenere i medicinali. Il fascicolo sanitario elettronico di ciascun cittadino è stato, infatti, aggiornato, e offre alle persone la possibilità di selezionare il canale attraverso il quale ricevere le ricette se via sms o via mail.

Deve essere esercitata questa opzione entro martedì prossimo e occorre farlo o online, accedendo alla sezione “profilo e impostazioni” del fascicolo sanitario, o agli sportelli scelta e revoca della locale Asst, o dal proprio medico o pediatra, o, ancora, in farmacia. Occorrerà sempre avere con se la tessera sanitaria, la carta d’identità e il cellulare, perché tutti e tre sono indispensabili per effettuare questo passaggio.

Altra misura introdotta da Regione Lombardia e in vigore dal 15 luglio prossimo, è l’abolizione del ticket per l’assistenza farmaceutica per i residenti inoccupati che ne facciano richiesta. Tenendo presente che per inoccupati si intendono tutti coloro che non hanno mai lavorato in precedenza e che sono, quindi, in cerca della loro prima occupazione, mentre per i disoccupati la misura è già in essere da tempo. Per aver diritto all’esenzione bisogna però aver avviato la Did (dichiarazione di immediata disponibilità) indipendentemente dall’esistenza di un pregresso rapporto di lavoro e il beneficio è esteso anche ai famigliari a carico appartenenti ad un nucleo il cui reddito complessivo è inferiore a 8.263 euro incrementato a 11.362 in presenza del coniuge e di 516 euro per ogni figlio a carico. Nove i milioni di euro stanziati da Regione Lombardia per questa misura.

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