Morto l’ex sindaco Battaglia. «Uomo del grande cuore»

BerbennoAveva 73 anni, tantissime le manifestazioni di stima e affetto In pensione dal 2019 dopo una lunghissima carriera come medico di base

Campane a lutto a Berbenno per la scomparsa dello storico medico Zino Battaglia, già sindaco del paese retico per due mandati.

All’età di 73 anni è deceduto nella notte tra Natale e Santo Stefano, lasciando un grande vuoto nella comunità, che tanto lo stimava e gli era affezionata, come peraltro dimostrano i numerosi messaggi di addio e i ricordi, che, da quando si è sparsa la notizia della sua morte, si rincorrono sulla sua pagina Facebook e su quelle in qualche modo legate a Berbenno.

Il cordoglio del paese

«Grande e profondo il dolore che sto sentendo in tutta la popolazione di Berbenno - si fa portavoce del cordoglio il sindaco Valerio Fumasoni -, per la perdita del caro stimatissimo dottore ed ex sindaco».

Battaglia era andato in pensione quasi quattro anni fa, dopo 43 anni al servizio della popolazione in qualità di medico di base. Era il primo gennaio 2019, quando aveva cessato la sua attività per il pensionamento.

«Era una persona dal cuore grandissimo - prosegue Fumasoni -, che arrivava da tutti i suoi pazienti di giorno e di notte: non li abbandonava mai. E così anche per i famigliari, per i quali aveva sempre parole di conforto».

Originario di Modica, laureato in Medicina, in Valtellina arrivò nel 1976, anno in cui si stabilì qui in via definitiva. Vicino alla “sua” gente come medico, ma anche presente e attivo nella vita amministrativa. Praticamente due i mandati al governo del paese. La prima volta fu eletto nel giugno 1999, quando si presentò all’età di 49 anni con una lista civica. Proseguì con il secondo mandato: gli fu riconfermata la fiducia del paese nella tornata elettorale del 12 e 13 giugno 2004. Aveva 54 anni. Mandato che però non terminò: il 12 novembre 2008 decise di dimettersi dalla carica di sindaco, in quanto gli impegni professionali nel campo medico lo impegnavano tantissimo.

La famiglia

«È stato un sindaco amato e lungimirante - lo ricorda con affetto e con dolore il collega Fumasoni -, che ha dato il suo tempo ed impegno per la nostra gente in modo incondizionato». Un medico, un sindaco, ma anche un marito, un padre, un nonno, che amava molto la sua famiglia.

Indiscutibile il fatto che la sua dipartita lascerà un vuoto in paese: «Mancheranno la sua saggezza e la sua profonda umanità, ma anche la sua ironia, tipica di un uomo, che ha visto gioie e dolori di tante generazioni di pazienti, che al contempo erano anche concittadini e amici» conclude Fumandosi stringendosi, a nome dell’amministrazione tutta e della popolazione, ai famigliari.

Alla moglie Lucilla, ai figli Giorgio, Damiano ed Elio, agli amati nipoti e alle nuore, che gli daranno l’estremo saluto giovedì , quando alle 14,30 sarà officiato il rito funebre nella chiesa parrocchiale. Per le visite la salma si trova alla casa funeraria delle onoranze funebri Nesa a Sondrio, in zona Agneda, dalle 9 alle 11 e dalle 14,30 alle 18.

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