Lanzada, escursionista scivola e rischia. Difficili i soccorsi in quota

Intervento del soccorso alpino domenica nei pressi della diga di Alpe Gera

Massima allerta ieri pomeriggio, per una richiesta di aiuto giunta dall’alta quota malenca, precisamente dalla zona sottostante il rifugio Bignami nei pressi delle diga di Alpe Gera a Lanzada, dove un 26enne è scivolato arrestandosi poco prima del lago. Sulle prime sembrava che fosse addirittura finito in acqua e questo ha fatto temere il peggio e ha messo i soccorritori in stato di massima allerta.

Tanto che sono saliti in alta Valmalenco, a Campo Moro di Lanzada, anche i vigili del fuoco con il gommone, ma poi si è capito che la situazione era meno grave di quanto fosse inizialmente apparsa. Il giovane era in compagnia di altri tre ragazzi che hanno fatto il possibile per farlo risalire da dove era piombato, ma senza riuscirci. Per questo, poco dopo le 15, hanno chiamato i soccorsi i quali hanno avuto difficoltà a raggiungere la zona a causa della copiosa nevicata in corso.

L’elicottero non ha potuto salire da Caiolo, per cui i soccorritori di Areu e i tecnici del Soccorso alpino della Valmalenco e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza si sono incamminati a piedi da Campo Moro fino in fondo alla diga.

Hanno raggiunto il giovane che era illeso, ma con un principio di ipotermia. Lo hanno assistito e quando si è completamente ripreso, il ragazzo è rientrato alla base con le proprie gambe. A fare le differenza, probabile, l’effetto sapone proprio della neve primaverile che ha cominciato a scendere dopo le 14.

Dal Soccorso alpino nazionale giunge, ancora una volta, l’invito a partire dopo aver preparato bene l’itinerario, a vestire in modo adeguato, con scarpe comodo e consone al terreno praticato e indumenti che riparino dal freddo.

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