La ricostruzione della tragedia di Berbenno. Tre ragazzi salvi per miracolo

L’inchiesta Chiarito dagli inquirenti che cosa è accaduto domenica alla stazione. Uno è riuscito ad attraversare all’ultimo momento, altri due si sono aggrappati al muro

Due ragazzini sono morti investiti dal treno alla stazione di San Pietro Berbenno, ma domenica pomeriggio le vittime potevano essere di più: almeno altri tre ragazzini che erano con Meriton e Gabriel si sono salvati per un soffio.

A tre giorni dalla tragedia che ha sconvolto la Valtellina e non solo, appare più chiara la dinamica di quanto accaduto alle 18 di domenica, quando un gruppo di amici dopo avere trascorso il pomeriggio alle giostre, si apprestava a prendere il treno per tornare a Sondrio. Un quadro che si è delineato con le autopsie sulle salme delle vittime (Meriton Ajeti, 15 anni compiuti lo scorso ottobre, nato in Kosovo ma sin da piccolo residente a Sondrio, e Manuel Gabriel Tejada Reyes, anche lui 15enne, appena un mese più grande dell’amico, nato a Gallarate, in provincia di Varese, famiglia di origine argentina), con la conclusione dei rilievi nella zona del tragico incidente e una volta terminate anche le audizioni degli amici che si trovavano con loro.

Gli elementi

Proprio i ragazzini scampati alla morte hanno potuto fornire le testimonianze dettagliate di quello che è successo, e da questo si capisce che domenica le vittime sarebbero anche potute essere di più.

Il gruppo di amici di Sondrio aveva trascorso il pomeriggio al luna park di Berbenno in occasione era il compleanno di uno di loro. Poi, la corsa verso la stazione per prendere il treno che li avrebbe riportati a casa.

Il gruppo, all’altezza del supermercato Sigma sulla statale, si è diviso: alcuni hanno preso il sottopasso che attraversa la strada e porta in stazione - passaggio che si trova alcune decine di metri più avanti in direzione Sondrio - in cinque hanno invece deciso di scavalcare il muretto e attraversare i binari, così da arrivare prima e non perdere il treno. Nessuna sfida e nessun gioco, come era emerso in realtà sin dalle prime ore.

In quel momento, alla sinistra dei ragazzi stava sopraggiungendo il treno partito da Tirano alle 17.08, che non ferma a Berbenno, quindi la velocità era particolarmente sostenuta, attorno ai cento chilometri orari. A causa della conformazione della tratta ferroviaria - il punto in cui hanno deciso di attraversare è infatti posto al termine di una semicurva - e per la velocità del convoglio, i ragazzini si sono accorti all’ultimo del pericolo imminente. Due di loro hanno pensato di potercela fare: uno effettivamente è riuscito ad attraversare i binari prima che il convoglio arrivasse, mentre l’altro, Gabriel, purtroppo non ce l’ha fatta: è stato toccato dal locomotore e scaraventato ad alcuni metri, sul binario opposto. Gli altri tre si sono invece fermati, restando attaccati al muretto tra la statale e la ferrovia, ma sono stati risucchiati verso il treno a causa dello spostamento d’aria che si è creato.

Meriton non ha avuto scampo ed è stato investito, mentre i due amici si sono salvati per miracolo, grazie alla prontezza di riflessi di uno di loro, che è riuscito a tenersi e a tenere anche l’altro ragazzino, evitando che fosse anche lui travolto dal treno.

I filmati

Una dinamica ormai accertata, sia grazie alle testimonianze dei sopravvissuti ma anche attraverso i filmati delle telecamere di videosorveglianza, subito acquisiti ai fini delle indagini. La procura ha infatti aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Ieri intanto nell’obitorio dell’ospedale di Sondrio sono state effettuate le autopsie sui corpi di Meriton e Manuel Gabriel, ma ci vorranno diversi giorni prima che il medico legale consegni la relazione. Dall’esame autoptico, tuttavia, non dovrebbero emergere fatti diversi da quelli sin qui ricostruiti.

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