Foscagno chiuso, turisti in coda

Pomeriggio di passione sui valichi alpini della provincia di Sondrio dove, la neve, scesa copiosa dalla tarda mattinata, ha cominciato ad accumularsi e a creare problemi alla circolazione stradale. Poco dopo mezzogiorno il primo alert da parte del Comune di Livigno che invitava ad affrontare il Foscagno solo con catene montate o con auto gommate, poi, alle 13.30, la comunicazione della chiusura del Passo fino alle 19. Un tappo si è creato ad Arnoga di Valdidentro dove alcune auto si sono intraversate, un pulmann si è bloccato ed è pure piombata una pianta sulla carreggiata. Sul posto i vigili del fuoco di Valdisotto per trarre d’impaccio le auto e ripulire la sede stradale e Anas ha deciso per la chiusura del valico in modo da evitare ulteriori ingorghi. Nel frattempo, a Livigno, il comandante della polizia locale Christian Bergamo ha inviato una pattuglia all’imbocco della strada del Passo per blocccare tutte le auto, con il conseguente formarsi di una lunga coda, considerato il gran pienone che impera nel Piccolo tibet in questi giorni. Prima del tempo, tuttavia, intorno alle 17, il transito è ripreso e il passo rimarrà aperto fino alle 21 per richiudere nottetempo e riaprire alle 9 di lunedì.

Problemi anche sul Maloja, dove, intorno alle 14, si è verificato un incidente poco sotto Casaccia con un’auto ribaltatasi, e dove si procede solo con catene montate fino alle 20. Dopodiché il tratto Maloja- Plaun da Lej verrà chiuso fino alle 14 di lunedì per pericolo di valanghe. Chiusura dalle 20 fino alle 14 di domani anche sulla julier.

Sul Bernina, nel primo pomeriggio, auto e pulmann fermi nella parte alta ad incatenare perché il fondo stradale si è ricoperto di una coltre scivolosa, con ingorghi che, intorno alle 17, hanno convinto le autorità elvetiche a chiudere la strada fra Pontresina e Sfazu fino alle 14 di lunedì e in Valmalenco, il sindaco Renata Petrella ha disposto la chiusura totale della strada per Chiareggio a partire da questo pomeriggio per allerta valanghe arancione. Il pericolo è massimo, 4 marcato, sulle retiche e l’adamello e lo resterà per le prossime 48 ore.

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