Ancora nessuna data per i funerali di Carlo Lenatti

Non è ancora stato dato il nulla osta alla sepoltura di Carlo Lenatti, il 38enne di Montagna in Valtellina che ha perso la vita in un tragico infortunio sul lavoro avvenuto martedì mattina a Laglio, frazione Torriggia Alta, in provincia di Como.

Non è infatti ancora stata eseguita l’autopsia sul corpo del lavoratore, disposta dalla Procura comasca per fare piena luce su quanto accaduto; e occorrerà attendere quindi ’esame autoptico prima di poter far rientrare la salma a Montagna per i funerali e la sepoltura, probabilmente nel cimitero del paese, dove viveva con la mamma Cesarina al piano.

Ma intanto in molti lo ricordano sui social network con grande affetto e commozione. Carlo Lenatti non aveva un profilo su Facebook o su Instagram, ma i suoi amici e chi lo conosceva hanno speso più di una parola per ricordarlo, incapaci di credere al destino che gli ha spezzato la giovane vita.

«Il mio ricordo di Carlo – scrive Eugenio Formolli, postando una foto con Lenatti ad appena 5 anni -: corso di sci al Palù nel 1991, un bambino di una dolcezza infinita. Ricordo perfettamente questo giorno, mi chiese se poteva fare una foto con me. Non ero null’altro che l’accompagnatore del corso, ma per Carlo ero chissà cosa…Poi la vita di ognuno ci ha fatto perdere di vista, mi resta indelebile il ricordo di questo bambino di infinita dolcezza. Infinita tristezza, ciao Carlo». Sui social, poi, chi lo ricorda impacciato alle scuole medie, chi si dispiace di non poterlo più incontrare ogni giorno andando al lavoro. Tutti, comunque, lo descrivono come un uomo buono e gentile, sempre disponibile con tutti. E, soprattutto, un grande lavoratore.

Il tragico infortunio è avvenuto martedì mattina attorno alle 10. Lenatti, titolare di una piccola ditta individuale, stava procedendo in retromarcia alla guida di un piccolo escavatore preso a noleggio per compiere lavori di scavo per una pavimentazione che doveva essere effettuata. Per cause che ora toccherà all’inchiesta stabilire, in una stradina in discesa e in un punto molto stretto, l’escavatore si è ribaltato su se stesso intrappolando l’operaio che lo stava conducendo. Ne cantiere privato in via Santa Laura sono arrivati gli uomini del 118 che hanno inviato sia un’auto medica sia una ambulanza partita dalla Croce rossa di Cernobbio. Le operazioni disperate per cercare di salvare la vittima sono proseguite per diversi minuti ma alle 10.40 i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Troppo gravi le ferite riportate nello schiacciamento.

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