Maltempo in Valtellina: Tartano fuori isolamento, Foscagno a singhiozzo

Giornata complicata nel territorio valtellinese. Ripristinato il transito sul Maloja e sullo Julier, mentre il Bernina resta chiuso. Valanghe e smottamenti in Val Masino, Val di Mello e Valmalenco

Rotto l’isolamento nel territorio di Tartano intorno alle 16 di oggi, quando, finalmente, la provinciale numero 11 che conduce al “Ponte del cielo” è stata liberata dal fango e dai detriti scesi dalla contrada Dosso di sopra al mattino.

«Erano circa le 7.15 quando il mio assessore stava scendendo a valle ed ha visto la prima melma sulla strada - dice il sindaco, Osvaldo Bianchini -, e si è fermato appena in tempo perché poi è venuto giù tutto il resto. Se fosse stato un giorno feriale e non festivo non so cosa sarebbe potuto capitare, perché in tanti, a quell’ora, transitano per andare al lavoro, conclude il sindaco».

Duecento le persone rimaste isolate a Tartano, fra residenti e turisti bloccati negli alberghi e scesi a valle nel pomeriggio e off limits la strada comunale che conduce a Dosso di sopra perché è proprio da sotto la stessa che si è staccato il materiale. L’unico residente risalirà il versante a piedi, mentre il sindaco si appresta a compilare una scheda di pronto intervento destinata ad essere corposa.

Sul fronte opposto, in Val Masino, sempre fra le 6 e le 7 di oggi, due valanghe sono, poi, scese, una in Val di Mello e una sulla strada per Predarossa. La prima è avvenuta poco sopra il rifugio Gatto Rosso e cinque turiste sono state condotte in fondovalle dal sindaco stesso, Pietro Taeggi e dalla locale Protezione civile. Mentre la slavina è finita nel torrente. Valanghe anche sui versanti della Valmalenco, ma senza danni alle persone o agli immobili, mentre, rispetto alla situazione dei Passi alpini, si è aperta, nel pomeriggio, almeno una via verso i Grigioni. Alle 15 è stato ripristinato il transito sul Maloja, e alle 16 sullo Julier, mentre il Bernina resta chiuso con prossimo aggiornamento domani alle 11. Off limits anche il trenino rosso del bernina almeno fino alle 23.30 di domani. Uno smottamento è sceso anche sui binari, sopra la galleria di Barbalera, a complicare le cose. Altro smottamento infine a Campocologno, appena oltre il valico.

Pasqua e Pasquetta col fiatone a Livigno dove la neve scende incessante, ma, a preoccupare, è il pericolo valanghe. Attenzionato al massimo da Remo Galli, sindaco del posto, e dal suo staff che, da domenica, inoltra avvisi a residenti e turisti finalizzati a prevenire problemi e complicazioni. Un’informazione costante, via Telegram, Instagram e tramite i canali Facebook istituzionali dai quali, oggi, il sindaco ha riferito della situazione sul Passo.

In giornata, tuttavia, la percorribilità del Foscagno è stata ripristinata e la corrente elettrica riallacciata (i tralicci abbatutti, tra l’altro, verranno interrati grazie ai fondi olimpici), tant’è che, alle 18, fino alle 19.30, il Passo è stato riaperto per permettere soprattutto al traffico in uscita di defluire. Poi nuova chiusura con aggiornamento alle 7 di domattina. Di più e di meglio non si poteva fare e grande l’impegno di tutti, amministratori, tecnici, polizia locale, protezione civile, vigili del fuoco volontari per presidiare al meglio il territorio livignasco.

Dove, per il resto, la giornata è proseguita tranquilla, salvo un ridimensionamento del parco sciabile, perché, tutta la parte alta è rimasta off limits. Chiuso il Mottolino, aperto il primo tronco del Carosello, aperte Sitas, telecabina Cassana e le piste basse, 19 impiani su 31 con 5500 accessi totali. La speranza è che il nodo viabilità possa sciogliersi nella giornata di domani e che il meteo dia tregua

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