Due anni e otto mesi a Giovanni Oteri, il piromane che terrorizzava la Val Tartano

Il 61enne è stato anche sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata per due anni con obbligo di frequentare il Centro psicosociale

Nuovi guai per Giovanni Oteri, il 61enne di Messina considerato il piromane che ha terrorizzato per anni la frazione di Campo Tartano, arrestato il 19 gennaio scorso e poi scarcerato perché considerato non capace di intendere e di volere in relazione ai fatti a lui contestati a inizio anno. Ieri è arrivata la condanna a due anni, otto mesi e cinque giorni di relcusione per una serie di episodi che risalgono al periodo compreso tra il 2015 e il 2020, ed è anche stato sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata per due anni con obbligo di frequentare il Centro psicosociale (Cps).

Ieri in tribunale Oteri ha dovuto rispondere di danneggiamento, anche a mezzo incendio, e minacce. Tra i capi di imputazione costati la condanna al 61enne anche il rogo di un furgone, nel quale rimasero danneggiati altri due veicoli, nel maggio del 2020. Gli abitanti in quel periodo pensarono addirittura di organizzare ronde per tutelarsi, quello fu l’episodio scatenante. E a giugno Oteri era finito in ospedale dopo una violenta colluttazione con alcuni abitanti nata, sembrerebbe, proprio in seguito a questi ripetuti atti di vandalismo e piromania

. Dal 2015, inoltre, secondo l’accusa, rappresentata in aula dal Pubblico ministero Giulia Sicignano, Oteri si era reso protagonista di diversi fatti: dall’aver preso a sassate abitazioni e autovetture, all’aver minacciato di morte, tra urla e lettere anonime, diversi abitanti e villeggianti della Val Tartano. Due, poi, gli incendi dolosi contestati nel capo di imputazione. E’ stato assolto perché il fatto non sussiste, invece, da un’accusa di minacce. Il giudice Valentina Rattazzo lo ha anche condannato a risarcire le sei parti civili che si sono costituite a processo, difese dagli avvocati Francesco Romualdi, Giulio Speziale e Alice Piccapietra.

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