Vietati ai bimbi i cibi poco salutisti
McDonald's però ricorre al trucco

Il colosso del fast food aggira con un escamotage l'ordinanza di san Francisco che mette regole nutrizionali sui cibi con giocattolo in omaggio, classica offerta della McDonald's. Ma quest'ultima evita lo stop facendo pagare il giocattolo

McDonald's, nel mirino dei dietologi e dei salutisti di tutto il mondo, non si pente: anzi ne sa una più del diavolo.
Giovedì 1 dicembre  nella città di San Francisco in California entra in vigore un'ordinanza che impone standard nutrizionali ai pasti venduti con un giocattolo in omaggio.

Ma chi pensava che la legge sancisse la fine dell'Happy Meal (il menù di McDonald's da 2,18 dollari che include una bevanda, un hamburger o del pollo fritto, patatine fritte o una mela oltre e un giocattolo in regalo) si è sbagliato.

Invece di ripensare al menù e inserire ingredienti più salutari nei pasti per i bambini, Scott Rodrick, che gestisce 10 dei 19 ristornanti McDonald's di San Francisco, ha deciso di far pagare 10 centesimi per il giocattolo. " In questo modo rispettiamo la legge e continuiamo a offrire ai nostri clienti quello che vogliono", ha detto Rodrick in un'intervista alla rivista San Francisco Weekly.

Il ricavato dalla vendita dei giocattoli sarà utilizzato per finanziare la costruzione della Ronald McDonald House, che offrirà alloggio temporaneo alle famiglie con bambini malati ricoverati presso l'ospedale Uc San Francisco Hospital.

San Francisco è stata la prima città degli Stati Uniti a vietare giocattoli in regalo con i pasti per i bambini che non rispettano certi parametri nutrizionali, inserendo per esempio frutta e verdura. Ma sembra che la prima battaglia sia stata vinta dal colosso della ristorazione fast food.

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