Approvato il progetto di fusione fra Cortenova e Primaluna

Approvato in via definitiva il progetto di fusione tra Cortenova a Primaluna e rinviata alla prima seduta utile l’indizione del referendum consultivo.

La procedura si è chiusa con l’approvazione unanime da parte dei due consigli, prima a Primaluna poi a Cortenova, ma anche con la denuncia di un increscioso episodio che ha interessato il sindaco Mauro Artusi.

«Il mio appello è caduto nel vuoto, nonostante abbia sempre detto di considerare la fusione come interesse del territorio e come necessario per il suo futuro. Ma così non è stato. È accaduto un episodio gravissimo e deplorevole. – ha dichiarato il primo cittadino di Primaluna – Qualcuno, non so chi perché è ignoto per il momento, si è sostituito alla mia persona andando a cercare informazioni in altri enti. È un reato e farò uno denuncia alle autorità competenti affinché le indagini possano individuare l’autore».

Piena solidarietà a Cortenova dal collega Sergio Galperti che ha riferito l’episodio nella seduta di consiglio seguita a quella di Primaluna. «C’è stata una persona, un sindaco, che ha ricevuto una telefonata da chi si è presentato come sindaco di Primaluna ed ha ricevuto domande sull’iter di fusione ed ha espresso il suo parere favorevole. La nota dolente – ha sottolineato Galperti – è che non era il sindaco di Primaluna, e qualcuno si è sostituito a lui. Una gravità immane. Supporteremo Artusi in tutto ciò che farà per portare avanti le attività necessarie». Tornando all’iter della fusione, due i passi preliminari prima dell’approvazione finale del progetto che sarà inviato alla Regione entro una decina di giorni. I comuni hanno approvato la modifica dello statuto comunale per inserire l’articolo che disciplina le procedure per i referendum sulle fusioni ed incorporazioni.

Nella sostanza è stata richiamata la normativa regionale che indica nel 25% il numero minimo dei votanti e la maggioranza dei sì per avere la validità della consultazione. In caso non fosse invece raggiunta è previsto che non possa essere ripetuta la fusione per sette anni dalla data del referendum con esito negativo. La modifica entrerà in vigore trenta giorni dopo la pubblicazione sull’albo pretorio dei due comuni. La seconda modifica, in copia, è stata al regolamento che disciplina le modalità di consultazione della popolazione interessata all’istituzione di nuovi comuni mediante la fusione od il mutamento delle circoscrizioni comunali con l’incorporazione.

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