«Minoranze in assemblea, iniziativa confusa che denota uno scarso senso delle istituzioni»

«Sgrammaticata e confusa». Così i gruppi della maggioranza consiliare in sostegno della giunta Gattinoni di Lecco hanno definito l’iniziativa della minoranza in programma nei prossimi giorni, ossia la convocazione di un’assemblea per discutere quei temi che, a detta loro, non sarebbero affrontati dall’attuale amministrazione.

«Lascia alquanto sbigottiti la volontà dei gruppi di minoranza di realizzare una manifestazione puramente politica all’interno dell’aula consiliare del Municipio – hanno affermato i capigruppo di Partito Democratico, Fattore Lecco, Con la Sinistra Cambia Lecco e AmbientalMente –. Una scelta che denota uno scarso senso delle istituzioni, del rispetto dei luoghi e dei contesti. Una richiesta provocatoria, in quanto basterebbe leggere il regolamento per sapere benissimo che il salone consiliare è un luogo istituzionale a disposizione per le attività interne dei gruppi consiliari ma non di iniziative politiche».

«Notiamo anche una certa confusione e la volontà di voler distorcere la realtà descrivendo l’amministrazione comunale come “chiusa nel palazzo”, un’immagine che, tuttavia, non corrisponde alla dimostrazione dei fatti. A mero titolo d’esempio, risale a soli cinque giorni fa la terza delle assemblee pubbliche organizzate negli ultimi due mesi al Centro Civico “Sandro Pertini” per affrontare alcuni dei temi cruciali per la città. Serate che, tra l’altro, si sono caratterizzate per una forte partecipazione e una completa disponibilità al dialogo e all’ascolto di critiche e suggerimenti, come gli stessi consiglieri di minoranza hanno potuto verificare personalmente. Nelle prossime settimane, tra l’altro, due nuove serate sono già in programma, questa volta dedicate ai rioni e ospitate da associazioni che rendono vivi i quartieri».

«Nel merito delle questioni che il centrodestra allargato ritiene non vengano trattate è opportuno rinfrescare la memoria, soprattutto a quelli che fingono di non sapere – si legge nella nota della maggioranza – Ogni singolo intervento sulla viabilità attuato segue i dettami di quanto contenuto nel Piano Generale del Traffico Urbano approvato a larga maggioranza nel giugno 2020 mentre sugli altri temi, dal lungolago al nuovo interscambio di mobilità, innumerevoli sono state le occasioni di confronto in sede di Commissione o di Consiglio Comunale e altre ancora ci saranno nelle prossime settimane, una realtà che mal si concilia con questa supposta mancanza di discussione. Tra scene mute, come quella dell’ultimo Consiglio comunale del 18 marzo scorso, e sceneggiate, come quella di chi non distingue una Sala consiliare da quella di un teatro, va da sé che qualsiasi dialogo risulta difficile con coloro i quali, nelle sedi dedicate al confronto, scelgono di rimanere in silenzio: ci viene da pensare che, forse, spesso chi non parla è perché non ha niente da dire».

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