Lecco, scuole superiori: un ragazzo su tre va al liceo

Le iscrizioni alle classi prime non mostrano grandi cambiamenti rispetto agli ultimi anni. Anche gli istituti tecnici si confermano attorno al 30%. In leggero aumento i professionali e i Cfp

Sono 3.268 gli studenti che hanno presentato domanda di iscrizione a un istituto superiore statale o paritario, o a un centro di formazione professionale della provincia di Lecco. La denatalità si fa sentire considerato che lo scorso anno gli iscritti erano 3.302. Un calo di 34 alunni che detto così sembrerebbe poco ma che è comunque una classe.

Il 44,6% si è orientato sui licei, il 30,9% sugli istituti tecnici, il 13,3% sugli istituti professionali, l’11,2% sui percorsi di istruzione e formazione professionale. Gli indirizzi liceali si confermano i più gettonati anche nelle scuole del territorio; mentre a livello nazionale il 55,6% degli studenti opta per un liceo, nel territorio provinciale il 44,6% dei ragazzi sceglie un indirizzo liceale. Lo dicono i dati del focus siglato dall’Amministrazione provinciale.

È lo scientifico in testa alle preferenze tra i licei con il 42,9%. Costante l’interesse per il liceo scientifico puro; in diminuzione le richieste di iscrizione al liceo scientifico opzione scienze applicate e al liceo scientifico sportivo. Tra gli istituti tecnici, scelti dal 30,9% degli studenti, in linea con il dato nazionale del 31,6%, amministrazione finanza e marketing e informatica e telecomunicazioni si confermano gli indirizzi di maggior interesse. Crescono le domande relative all’indirizzo elettronica ed elettrotecnica con un incremento del 2,1%.

Si conferma il divario tra il dato nazionale e quello provinciale sulle scelte degli istituti professionali, compresi i percorsi triennali di istruzione e formazione professionale: a livello provinciale si attesta al 24,5%; a livello nazionale al 12,7%. Si rileva un aumento delle richieste di iscrizione agli istituti professionali rispetto al precedente anno, ed in particolare l’indirizzo servizi per la sanità e l’assistenza sociale resta sempre il più attrattivo, registrando il 30,5% delle richieste di iscrizione a un indirizzo professionale. Seguono industria e artigianato per il made in Italy con il 14,4%; e manutenzione e assistenza tecnica con il 13,7%.

Si registra una netta diminuzione delle richieste di iscrizione ai percorsi di Iefp erogati in regime sussidiario dagli istituti superiori: si è passati da 55 alunni dello scorso anno a 18 alunni su quattro percorsi. Di contro aumentano gli iscritti ai Cfp i centri per la formazione professionale, che passano da 303 alunni iscritti a 349.

Anche le iscrizioni agli istituti paritari sono in aumento passando da 150 alunni a 181 alunni iscritti. «Il costante monitoraggio dei dati sulle iscrizioni - dice Carlo Malugani, consigliere provinciale delegato all’istruzione - rappresenta un utile strumento per adeguare e riformulare annualmente il piano dell’offerta formativa provinciale. L’indagine impone una conseguente e necessaria valutazione da parte di tutte le istituzioni coinvolte nell’approvazione del piano dell’offerta formativa, per comprendere gli interessi degli studenti e sviluppare percorsi formativi di successo per i ragazzi e per l’assetto produttivo del territorio».

A lui fa eco il provveditore Adamo Castelnuovo, che sottolinea: «Le iscrizioni alle classi prime degli istituti superiori formalizzate entro il 10 febbraio e riferite al prossimo anno scolastico 2024/25, evidenziano, rispetto a quelle pervenute per l’anno scolastico in corso, una leggera flessione dei percorsi di istruzione liceale e dell’istruzione tecnica, a fronte di un incremento delle iscrizioni ai percorsi di studio del settore professionale, con riferimento ai percorsi di servizi per la sanità e l’assistenza sociale e servizi commerciali».

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