Lecco, nasce il tavolo permanente dei medici di famiglia

La risposta è precedente al grido di allarme lanciato dai medici di medicina generale dalle nostre colonne. Ma è ugualmente significativa: tutte le forme organizzate che si riferiscono alla medicina generale nella provincia di Lecco (sindacati, responsabili delle aggregazioni funzionali di zona, associazioni, cooperative) hanno deciso di unirsi in un “tavolo permanente” per poter migliorare le proprie attività ed essere assieme interlocutori propositivi delle istituzioni.

“Nell’ultimo periodo la figura del medico di famiglia, sta subendo cambiamenti oltre ad un ricambio generazionale – scrive questo nuovo organismo -, ma è importante sottolineare come, nonostante questo, nella nostra zona, molti medici hanno accettato di aumentare il numero di assistiti: questo per cercare di limitare al massimo le aree scoperte dalla assistenza medica. In un quadro sociale caratterizzato da oggettive difficoltà economiche, incertezze, sfiducia, ma anche di carenza di professionisti sanitari, i medici di famiglia se supportati, potrebbero espandere e qualificare il proprio intervento in vari ambiti. Basti pensare alla possibilità di dedicare più tempo ai pazienti riducendo il carico burocratico, alle possibili integrazioni di tipo socio sanitario per i pazienti fragili, all’utilizzo di strumentazioni diagnostiche nell’ambulatorio anche in telemedicina, all’ attività di prevenzione. Una attività quest’ultima che permetterebbe all’Ospedale di gestire al meglio le situazioni maggiormente critiche”.

Insomma, la risposta, costruttiva, alla burocrazia dilagante e al carico di lavoro stressante, per i medici di medicina generale sarebbe un maggior dialogo con l’ospedale e con il sistema sanitario regionale che liberi i Mmg da un po’ di burocrazia e li doti di strumentazioni (quelle che dovrebbero già essere nelle Case di Comunità) adatte a dare più risposte, le più semplici, prima che la gente ricorra inappropriatamente al Pronto Soccorso, solo per fare un esempio.

“Si è anche insediata una nuova direzione strategica sia in Ats Brianza che in Asst Lecco, con le quali la volontà è di confrontarsi facendo tesoro dell’’esperienza e dei risultati raggiunti in questi anni. A questo riguardo, nel rispetto dei ruoli, è interesse di tutti, in particolar modo dei cittadini utenti, valorizzare progettualità che partano “dal basso” e strettamente collegate ed inserite nel tessuto sociale del territorio lecchese. Un territorio che ha come sua peculiare ricchezza la capacità di fare integrazione e condivisione, fra tutti gli attori, medici, ospedale, ma anche enti locali e associazioni terzo settore, volontariato”.

Le prossime sfide? “Piano territoriale e Piani di zona, due documenti programmatici importanti, da scrivere in maniera partecipativa; l’ulteriore sviluppo degli interventi sulla fragilità dei pazienti cronici; il miglioramento delle risposte agli utenti che possono assicurare a regime le nuove forme organizzative della medicina generale (come le aggregazioni funzionali territoriali, Aft). Riteniamo utile, pertanto, sviluppare il “tavolo” affinché tra la medicina generale e le varie istituzioni (ospedale, enti locali, volontariato, farmacie…) sia possibile un continuo e costante confronto, che possa avere come oggetto la condivisione di obiettivi e di modalità per il loro raggiungimento”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA