A caccia di microplastiche nelle grotte lecchesi

La plastica, impossibile vivere oggi senza. Peccato che in passato la scarsa consapevolezza in tema di ambiente abbia fatto sì che ne sia finita ovunque. E così, con il passare degli anni, la materia si degrada fino a raggiungere dimensioni infinitesimali. Le celeberrime microplastiche.

Per cercare di tracciare il quadro di questa forma di inquinamento ecco MicroplastiCave, progetto della federazione Speleologica Lombarda sulla presenza di microplastiche nelle grotte lombarde due delle quali in provincia di Lecco, attraverso l’analisi di campioni di acque sotterranee e di sedimenti, in collaborazione con il Dipartimento Scienze e Alta Tecnologia dell’Università dell’Insubria di Como.

Tra le grotte analizzate ci saranno anche due grotte-sorgenti del Lecchese dalle quali viene captata acqua ad uso idropotabile da Lario Reti Holding, che patrocina il progetto: la grotta-sorgente di Fiumelatte a Varenna e la grotta-sorgente della Lacca della Bobbia, che, per le caratteristiche del bacino di alimentazione e delle attività antropiche che vi si svolgono, sono le candidate ideali per la verifica della presenza di microplastiche.

«Le microplastiche sono ormai presenti in ogni ambiente terrestre, anche il più remoto – racconta Paola Tognini, responsabile della commissione scientifica della FSLo – recentissimi studi hanno mostrato che anche le grotte non fanno eccezione. Per questo è nato il Progetto MicroplastiCave: ancora sconosciuti sono, infatti, sia le quantità e la distribuzione delle microplastiche nelle grotte lombarde, sia gli effetti sul delicato ambiente sotterraneo, in particolare sulla fauna ipogea. Le grotte sono un ambiente molto vulnerabile, sia per la connessione diretta con le acque superficiali, attraverso gli inghiottitoi, sia per le possibilità di accumulo nel tempo di inquinanti all’interno di laghi e sifoni, sia per il recapito diretto, e a volte molto veloce, delle acque sotterranee alle sorgenti. Sorgenti che, nella fascia prealpina, costituiscono una voce importante nel bilancio idrogeologico e nella fornitura di acque potabili».

Nell’ambito del progetto, l’11 e 12 maggio la federazione Speleologica Lombarda terrà il workshop di avvio presso il Museo di Storia Naturale di Clivio (Varese), sede del gruppo Speleologico Prealpino, in cui diversi esperti del settore aggiorneranno gli speleologi sul tema delle microplastiche in grotta. «Il tema delle microplastiche è molto importante e di grande attualità per i Gestori del servizio Idrico Integrato – afferma Vincenzo Lombardo, direttore generale di Lario Reti Holding – per questo motivo siamo lieti di garantire il nostro patrocinio all’iniziativa, soprattutto a fronte del coinvolgimento di due delle grotte-sorgenti della nostra provincia».

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