Lo sparo alle gambe e il colpo in testa all’ex pugile Marasco, si costituisce l’aggressore: è un 42enne bergamasco

La sua fuga è durata un mese. L’uomo si è presentato in caserma con l’avvocato

Era ricercato per i reati di lesioni e porto illegale di arma da fuoco. A un mese dalla sparatoria si è costituito l’uomo che aveva aggredito l’ex pugile Luca Marasco sotto casa. Si tratta di un 42enne residente nella Bergamasca. L’episodio risale al 20 aprile. Dopo aver chiamato in strada il calolziese, aveva estratto una pistola e gli aveva sparato alle gambe.

Terrorizzato, Marasco si era abbassato e l’aggressore lo aveva colpito in testa con il calcio dell’arma. Poi la fuga.

Portato in ospedale, Marasco aveva rimediato qualche punto in testa ed era stato dimesso. Grazie alle testimonianze e alle immagini filmate dalle telecamere di videosorveglianza, l’uomo è stato subito identificato. Ma quando i carabinieri hanno bussato alla sua porta, dopo aver ottenuto dal Giudice delle indagini preliminari, su richiesta della Procura di Lecco un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, il 42enne aveva già fatto perdere le sue tracce. A un mese di distanza, forse consapevole che avrebbe avuto le ore contate, il 42enne si è presentato con il suo avvocato alla caserma di Corso Carlo Alberto. Ora si trova in carcere a Pescarenico. All’origine dell’aggressione ci sarebbe stata una lite sui social. «Aveva offeso mio padre», ha raccontato l’ex pugile.

Attraverso i social, i due si erano quindi scambiati messaggi, sempre più pesanti. Fino all’invito di Marasco di vedersi a quattr’occhi, per chiarire una volta per tutte la faccenda. Invito raccolto. Ma l’aggressore si è presentato con la pistola in tasca.

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