Il sindaco Gattinoni: «Spero che il Lecco finisca in buone mani»

Una figura di grande prestigio del mondo industriale bergamasco si è presentata senza remore alla città di Lecco per rilevarne la società calcistica. La “candidatura” alle trattative con il patron dei blucelesti Paolo Di Nunno di Aniello Aliberti, imprenditore bergamasco e membro di Confindustria a livello locale e nazionale, non è passata inosservata. Per ora non ci sono state reazioni dal mondo imprenditoriale lecchese, che pure dovrebbe conoscerlo, ma una reazione importante, viene dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni.

«Dal profilo imprenditoriale di Aliberti, non solo per statura professionale ma anche imprenditoriale e associativa, si capisce che il Lecco potrebbe passare in buone mani, nonostante neanche io quando ero in Api abbia avuto il piacere di conoscerlo. Il mio ex presidente Confapi, il bresciano Maurizio Casasco, opera nel settore elettromedicale per cui penso di sentirlo per capire di più. Ma d’altronde domani mattina ascolterò direttamente Aliberti e cercherò di capire quale sia il perimetro della sua proposta».

Naturalmente il sindaco, che di calcio ha sempre dichiarato di capirne poco, vorrebbe scoprire se Aliberti ha idee anche su altri sport (il centro sportivo del Bione?) o su insediamenti produttivi lecchesi legati all’attività dell’imprenditore di origini salernitane: «Sì – ammette Mauro Gattinoni- vorrei capire quali sarebbero i suoi intendimenti più ampi, relativi allo sviluppo della città. Talvolta con gli imprenditori industriali è più facile condividere e accompagnare. Si parla una lingua più diretta».

Aliberti però ha già detto chiaramente che si aspetta un’apertura del Comune sull’argomento Calcio Lecco. Anche per capire quali potrebbero essere gli spazi di manovra sullo stadio per un futuro ritorno in serie B: «Ci sono progetti, al di là di quello avveniristico di Ceppi che non è però sul nostro tavolo, e idee che possono essere sviluppate. A patto che non si perda il titolo sportivo, altrimenti tutto diventa molto difficile. Bisognerà capire quali sono gli strumenti a disposizione della società e accompagnarla nel cammino futuro sempre parallelamente agli interessi cittadini. Noi, ora come ora, daremo una parte di variazione di bilancio finalizzata a migliorare l’ospitalità per i disabili con centomila euro».

Ma se sullo stadio sembra di capire che poco sarà fatto ancora dal Comune (anche perché in C non ci sarà più bisogno e i maligni pensano che di questo la Giunta non sia particolarmente scontenta), molto invece potrebbe fare questo sindaco per favorire l’incontro di Aliberti con altre realtà imprenditoriali lecchesi: «Penso che il profilo di Aliberti consenta maggior dialogo e occasioni di incontri con i nostri imprenditori. Nel passato con Di Nunno non è successo, ma con Aliberti potrebbe succedere». E Alex Lin? «Ci siamo visti anche settimana scorsa con dei suoi tecnici per alcune valutazioni, ma poi non ci siamo più incontrati. Però lui non mi aveva citato Aliberti, per cui non so cosa stia succedendo nel campo delle trattative che non mi compete».

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