C’è l’Ancona, ma Foschi va oltre: «Se la società vuole, resterò qui»

Il mister bluceleste lascia intendere che vorrebbe proseguire l’avventura al Lecco

CALCIO

Questa con l’Ancona sarà una gara nella quale conteranno soprattutto gli episodi. E Foschi ieri lo ha precisato, al di là di ogni tecnicismo. Naturalmente per l’ennesima volta non ha dato nessuna indicazione sulla formazione: «Non vorrei sapere dai giornali se gioco o no».

Evidentemente altri allenatori e altre piazze non sono dello stesso avviso, ma l’importante è fare bene. Non annunciarlo. E su questo Foschi insiste: «Fare la prestazione dovrà essere una condizione di base. Poi i particolari faranno la differenza. E i particolari possono essere i calci piazzati. Ci sarà tanto pubblico? Non lo so, ma non dobbiamo avere nessuna paura. Chi ha paura non deve giocare a calcio. Bisogna aver paura di andare a mezzanotte alla stazione Termini a Roma, non ad Ancona...». Il campo dirà la verità.

Ma a che punto siamo dopo 26 giorni senza calcio? «Sotto alcuni aspetti abbiamo sfruttato il periodo di inattività per recuperare una condizione migliore visto che eravamo “consumati” nelle ultime gare. E da questo profilo abbiamo raccolto cose positive. Dall’altra parte, dobbiamo stare attenti perché ci mancherà un po’ di ritmo. Dobbiamo capire quanto saremo bravi a rientrare nel clima partita. Anche la Pro Sesto ha fatto fatica, all’inizio, nell’ultimo turno contro il Renate. Per cui dobbiamo stare attenti ed essere bravi a sfruttare la nostra freschezza. Per loro è la terza partita in pochi giorni».

A proposito. Ma, a prescindere da come andranno i playoff, Foschi resterà a Lecco? «Diciamo che la volontà mia è di rimanere. Se la società si è posta questa domanda, ha la mia risposta. Ho cominciato un percorso e quel che è stato fatto è sotto gli occhi di tutti. La mia volontà è di rimanere perché ho questa squadra nel cuore. E quando sono stato chiamato ho pensato: “mi piacerebbe regalare un sogno che i tifosi attendono da 50 anni”. Se non ci riusciremo questa stagione, mi piacerebbe provarci la prossima stagione. Ci siederemo a un tavolo e vedremo il da farsi».

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