Lecco: dalla Fiom
escono in cinquanta

Fa scalpore la nascita di una nuova sigla sindacale fra le aziende del metalmeccanico meratese. E' la Usb, Unione sindacale di base, che attualmente rappresenta una cinquantina di lavoratori della Fomas, delusi dal lavoro dei sindacalisti della Fiom nella loro azienda.

LECCO - Fa scalpore la nascita di una nuova sigla sindacale fra le aziende del metalmeccanico meratese. E' la Usb, Unione sindacale di base, che attualmente rappresenta una cinquantina di lavoratori della Fomas, delusi dal lavoro dei sindacalisti della Fiom nella loro azienda.
E alla sede Cgil di Lecco guardano con preoccupazione a quanto sta accadendo sul territorio. Il primo a essersi mosso con decisione verso un nuovo "partito" sindacale è stato Pino Coletti, storico rappresentante sindacale di fabbrica della Fiom, che la scorsa settimana è stato allontanato dalla Camera del Lavoro: «Dopo mesi difficili e travagliati, fatti di tensioni, falsità, promesse ed espulsioni, abbiamo deciso di cercare una sigla sindacale che ci rappresentasse - sostiene -. Non solo a causa dell'espulsione, ma perché non ci sentivamo più tutelati dall'azione dei sindacalisti Fiom e perché anche con la Camera del Lavoro le posizioni erano ormai distanti», dice Coletti, che da giovedì è il nuovo rappresentante sindacale della Usb.
Si delineano così nuovi equilibri fra le fila dei metalmeccanici, che potranno scegliere Fiom Cgil, Fim Cisl e Usb. Una cinquantina di dipendenti Fomas hanno deciso di disdettare il mandato di rappresentanza Fiom per confluire nell'Unione sindacale di base, una scelta che per Coletti è stata «obbligata dall'epurazioni in corso nella Cgil, sottoscritte e spesso richieste dalla Fiom (non solo a Lecco, ma anche a Milano, Trento, Pisa e Bergamo), una scelta sofferta, ma ben ponderata, vista la realtà dei fatti. Alla Usb consegniamo la nostra fiducia, la nostra storia, il nostro bagaglio operaio, il nostro entusiasmo e tutta la nostra energia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA