Lecco, copie perfette
Allarme per gli euro falsi

Finora la provincia di Lecco sembrava abbastanza al riparo dai falsari, ma gli ultimi dati rivelano che il fenomeno è in espansione. Nel 2011 sono state 114 in tutto le banconote contraffatte, per un valore di 7.670 euro. Attenzione soprattutto alle banconote da 20

LECCO - L'anno scorso in provincia di Lecco sono state 114 in tutto le banconote contraffatte sequestrate, per un controvalore di 7.670 euro. Dati che pongono il nostro territorio in fondo alla classifica del rapporto sulla falsificazione dell'euro che è stato divulgato in questi giorni dall'Ucamp (Ufficio centrale antifrode dei mezzi di pagamento) del dipartimento del Tesoro.

La nostra provincia è in intorno alla posizione numero ottanta a livello nazionale per numero di banconote false rinvenute. La prima è Milano, dove di media si riscontrano 22 banconote "taroccate" al giorno (7.984 in totale nel 2011). Poi viene Bergamo, con 3.292 banconote. Brescia con 1737.

Tanti i casi di cronaca legati al reato di contraffazione di denaro riscontrati negli ultimi anni. Due settimane fa nel casatese, per l'esattezza a Casatenovo e Barzanò, due edicolanti vennero truffati con banconote da 20 euro. Anche alcuni direttori di banca nel casatese stanno informalmente avvertendo la clientela, soprattutto i commercianti, perchè prestino maggiore attenzione al taglio da venti.

Il fenomeno della contraffazione dei soldi, purtroppo, è in crescita. Nel secondo semestre del 2011 la Banca d'Italia ha riconosciuto false 75.819 banconote ritirate dalla circolazione in Italia, con un incremento di circa l'8% rispetto al primo semestre del 2011, nel quale furono riconosciute false 70.060 banconote. Le banconote da 20 euro sono le più falsificate: rappresentano il 61% del totale dei falsi individuati nel periodo, seguito da quello da 100 (20%) e da quello da 50 (16%).
 
Cosa deve fare una persona che abbia dubbi sulle banconote in suo possesso? La Banca d'Italia ha pubblicato sul sito alcune linee guida. In primo luogo non bisogna tentare di spendere i soldi falsi perché tale comportamento costituirebbe un reato. Bisogna invece farli esaminare dagli addetti agli sportelli delle banche commerciali o degli uffici postali o delle filiali della banca d'Italia. I commercianti cittadini si sono attrezzati dotando i negozi di apparecchi per verificare il denaro (si chiamano verificatori). Si tratta di macchinette a infrarossi il cui prezzo medio si aggira intorno ai 50 euro.

Tutti i dettagli sull'edizione de "La Provincia di Lecco" in edicola oggi

© RIPRODUZIONE RISERVATA