Il Tar boccia la quarta torre
la procedura tutta da rifare

Lecco, la società Quartz aveva impugnato il provvedimento del Comune  che rifiutava la dia per la realizzazione della torre mancante, ora la sentenza che dà ragione al Comune: così non si può fare

La richiesta di <dichiarazione di inizio attività>, era stata presentata l'anno scorso esattamente il 21 luglio: se entro 30 giorni il Comune non avesse negato l'autorizzazione motivando il rifiuto, i lavori sarebbero potuti partire. E nella quarta torre della Meridiana sarebbero sorti altri appartamenti senza standard in più in quelli già esistenti al centro del Caleotto. Praticamente una provocazione. L'ufficio urbanistica ha lavorato assiduamente scartabellando faldoni impolverati e alla fine la dia era stata respinta. La convenzione è scaduta nel 1998 e nel 2000 il Comune ha adottato il nuovo Prg che prevede nuovi indici per le altezze e per le superifici e anche nuovi standard. La risposta non è piaciuta alla Quartz che ha fatto ricorso al Tar chiedendo anche un risarcimento milionario ma due giorni fa la sentenza ha sciolto qualsiasi dubbio: il ricorso è inammissibile e infondato, la Quartz dovrà anche pagare le spese legali del procedimento. Insomma il Comune aveva ragione.
A questo punto dunque si ricomincia. Il sindaco Antonella Faggi ha assicurato di voler realizzare la quarta torre con le stesse altezze ma discutendo sulla destinazione e sugli standard. Il massimo sarebbe poter avere lì un nuovo albergo.

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Eco di Bergamo IL CENTRO LE MERIDIANE