Costa Masnaga: Rsi
Continua il presidio

Continua il presidio permanente dei dipendenti di Rsi ai cancelli della fabbrica, mentre l'azienda intensifica le trattative con Trenord per riaccendere le linee produttive entro la fine del mese.

COSTA MASNAGA - Continua il presidio permanente dei dipendenti di Rsi ai cancelli della fabbrica, mentre l'azienda intensifica le trattative con Trenord per riaccendere le linee produttive entro la fine del mese.
I centosessanta lavoratori non intendono cedere e dal 28 settembre stanno protestando: «Rimarremo qui finché l'azienda non ci avrà pagato le mensilità arretrate di maggio e giugno», dice il componente delle rsu Michele Quaglio.
Quaglio e i colleghi sono pronti a bloccare i cancelli anche la prossima settimana, quando l'azienda potrebbe richiamare al lavoro parte delle 136 maestranze per avviare nuove lavorazioni per conto di Trenord, la società che si occupa del servizio ferroviario lombardo. «Lunedì c'è stato un incontro tra il managment di Rsi e Trenord - raccontano i sindacalisti Diego Riva (Fiom) ed Enrico Civillini (Fim) - l'intesa tra i due c'è, mancano solo alcuni dettagli che saranno chiariti in questi giorni. Settimana prossima noi incontreremo l'azienda per capire quante persone rientreranno al lavoro, dando il via a un progetto di riparazione delle carrozze che viaggiano in regione. Tuttavia i lavoratori non si fidano molto di questa azienda e prima di entrare in fabbrica chiedono che gli arretrati siano retribuiti». Un progetto che potrebbe trasformare Rsi nel polo di manutenzione dei treni lombardi, salvando così un'azienda altrimenti destinata al declino.
Tuttavia le maestranze sono pronte a mettersi di traverso: «Prima di rientrare in azienda vogliamo essere certi di non lavorare più gratuitamente. Tutti i debiti dell'azienda nei nostri confronti devono essere colmati», dice Quaglio. Infatti l'amministratore di Rsi, di fronte ai dirigenti del Mise, la scorsa settimana si era impegnato a pagare lo stipendio arretrato di maggio entro venerdì e a comunicare in questi giorni la data di pagamento dello stipendio arretrato di giugno (sono le ultime due mensilità in carico all'azienda, da luglio la cassa integrazione sarà pagata dagli istituti di credito grazie a un accordo con l'Inps).

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