Costa Masnaga: Mario Panzeri
racconta le sue scalate

Grande serata al cinema Concordia: l'alpinista Mario Panzeri, masnaghese di nascita, ha racconato ai presenti, anche attraverso una serie di diapositive e qualche breve filmato, la sua lunga carriera di scalatore sulle vette più alte della terra.

COSTA MASNAGA - Bagno di folla al cinema Concordia per la serata dedicata all'alpinista Mario Panzeri. Masnaghese di nascita, è stato capace di scalare 13 delle 14 vette mondiali che superano gli ottomila metri.

Panzeri ha raccontato la sua lunga carriera, cominciata nel 1988, alle oltre 200 persone riunitesi a Costa, attraverso una serie di diapositive e qualche breve filmato. Immagini di luoghi «Affascinanti, ma allo stesso tempo angoscianti», ha spiegato l'alpinista, ricordando la tragica esperienza vissuta nel 1998 sul massiccio nepalese dell'Annapurna, che lo portò ad allontanarsi dalle montagne per sei anni.

Nel 2004 la decisione di ricominciare, la ritrovata voglia di andare oltre l'impossibile con le scalate sull'Everest e sul K2. Poi nel 2005, quasi come se ci fosse un conto aperto con il passato, la sfida al gigante che gli aveva portato via: «Un amico e un compagno». Dopo aver conquistato altre sei cime tra il 2006 e il 2010, quest'anno Panzeri ha affrontato il Kangchenjunga: «Cima raggiunta in notturna, dopo 15 ore di salita, con l'ex surfista australiano Blair Falahey e quattro sherpa». Infine, il Gasherbrum I lo scorso giugno: «Salito insieme ad Alì un portatore pakistano».
All'appello manca solo il Dhaulagiri, che il masnaghese tenterà di scalare la prossima primavera. «Al momento sono in letargo - ride -. Credo di partire per il Nepal a marzo, che è il periodo migliore. Non fatemi però gli auguri. Solo quando sarà tornato».

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