Babbo Natale si cala dalla torre
«Che spettacolo»

Tradizione Attesissimi dai bambini gli alpinisti del Cai sono scesi portando caramelle e dolci per i più piccoli. «Tradizione di valore, un’emozione anche per noi»

«Scendete, scendete!». Sono passate da poco le 16 quando, in maniera del tutto spontanea, si leva da piazza Campello questo caloroso invito: i tanti bambini presenti non aspettano altro, del resto. Ed è così che – a gruppi di tre alla volta – dalla cima della Torre ligariana scendono in tutto sei Babbi Natale, pronti a distribuire ai più piccoli caramelle e dolcetti.

Torre ligariana

La festa degli auguri della Sezione valtellinese del Club alpino italiano rappresenta, ormai, «una bellissima tradizione per Sondrio», come conferma la presidente del gruppo, Laura Gianesini. Il successo degli scorsi anni, non a caso, è stato replicato alla perfezione anche ieri: erano molti i cittadini con gli occhi puntati verso il campanile, in attesa della discesa degli allievi della scuola di alpinismo e di scialpinismo “Luigi Bombardieri” travestiti da Santa Claus, con tanto di veste rossa e barba bianca.

«È il nostro modo per fare gli auguri alla cittadinanza. Anche quest’anno si sono calati dal campanile i giovani che hanno preso parte alle attività del Club negli scorsi mesi».

Un esempio importante dei valori che animano da sempre il Cai, passione e avventura in primis. «Con il nuovo anno partiranno i nuovi corsi di scialpinismo e di alpinismo giovanile: è un’opportunità per approcciarsi alla montagna fin da ragazzi in modo consapevole e sicuro». Tutte le indicazioni, anche per le iscrizioni, saranno rese note sul sito della Sezione, www.caivaltellinese.it.

Assistiti e seguiti da una auctoritas del calibro di Camillo Della Vedova, ieri pomeriggio dalla Torre ligariana si sono calati anche Giulia Gusmeroli e Lorenzo Bonomi.

«Un’esperienza appassionante, bellissima», ci hanno detto in coro entrambi al termine della discesa: per loro si è trattata della prima volta. A tutti gli effetti, visto che – esclusa la prova effettuata poche ore prima – mai avevano affrontato prima d’ora i quaranta metri del campanile di piazza Campello.

«Il vestito un po’ ingombra, ma va bene così: è un modo per trasmettere lo spirito delle feste», le parole di Lorenzo. «Fin da bambino ho sempre assistito alla calata dei Babbi Natale del Cai, motivo per cui poter vivere tale esperienza quest’anno è stato ancor più entusiasmante per me». A ciò si aggiunge l’occasione, davvero unica, di vedere la città da un punto di vista insolito. «Pochi posti come la Torre ligariana ti permettono di avere uno sguardo a 360 gradi e dall’altro su Sondrio. Davvero incantevole».

Felicità

Felicità emerge anche dal commento di Giulia, la quale – giunta a terra – si è detta «leggermente accaldata»: un po’, naturalmente, per lo sforzo fisico richiesto dall’alpinismo, ma anche per le temperature più che miti che, per effetto del favonio, hanno caratterizzato ancora una volta il pomeriggio. «Dopo le lezioni del corso, in primavera, è stato bellissimo scendere», per di più accolti con calore dai tanti presenti.

L’appuntamento, ora, è per Natale 2024. Anzi, no. «Ci vediamo il 6 gennaio, sempre alle 16, per la calata delle Befane», conclude Gianesini.

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