Olio d’oliva valtellinese,
crescono produzione e qualità

Presentati i vincitori del concorso della Comunità montana Valtellina di Morbegno

«L’olio extravergine di oliva valtellinese è buono e cresce di anno in anno, in qualità e in quantità, e presto il settore potrà contare su una filiera completa, dalla coltivazione alla produzione, grazie al frantoio che verrà realizzato a Sondrio.» È stato il presidente della Fondazione Fojanini Fernando Baruffi, questa mattina, in apertura del convegno organizzato dalla Comunità Montana Valtellina di Morbegno, a dare l’annuncio dell’imminente chiusura della procedura.

Il frantoio sorgerà nell’area esterna del centro di ricerca, sul lato ovest, e sarà in grado di soddisfare le richieste degli olivicoltori valtellinesi che oggi si rivolgono ai centri di fuori provincia. Una struttura nuova con apparecchiature all’avanguardia per la lavorazione delle olive, destinata a incidere in maniera positiva sulla qualità dell’olio valtellinese. «Il livello è già buono - ha evidenziato il tecnico Ivano Foianini - oggi in valle sono presenti circa quindicimila piante per una produzione annuale superiore ai mille quintali.»

Il concorso promosso dalla Comunità Montana Valtellina di Morbegno, giunto alla sesta edizione, allargato all’intera provincia, ha accompagnato la crescita del settore, promuovendo il confronto con esperti e offrendo ai coltivatori l’opportunità di accrescere le loro competenze, come ha spiegato la responsabile dell’Ufficio Agricoltura dell’ente comprensoriale Giulia Rapella annunciando i migliori tre, nelle due categorie, tra i 52 partecipanti. Il vincitore nella categoria del fruttato leggero è l’olio prodotto da Fermo Mezzera, che coltiva un oliveto in località Somagna, a Traona. Al secondo posto si è classificato Corrado Pusterla, con oliveto a Castionetto, nel Comune di Chiuro, al terzo Giordano Giumelli di Traona, località Poiach. Nella classifica dell’olio fruttato medio hanno vinto Cristiano Cremoli e Angela De Buglio, marito e moglie, che coltivano olivi a Castionetto di Chiuro, seconda posizione per Stefano Baruffi e Giampaolo Tessarolo, con oliveto a Tresivio, in località le Gaggine, terza per Erminia Brisa che coltiva i suoi olivi a Soriate Alto, nel Comune di Mantello. La Bassa e la Media Valle, le zone più vocate per l’olivo, si sono equamente divise i premi. Mariagrazia Barone di Aipol, l’Associazione produttori olivicoli lombardi, a capo del panel che ha valutato i campioni, si è complimentata per la produzione locale in un’annata che ha visto l’olivicoltura lombarda in grande sofferenza, evidenziando il miglioramento della qualità del prodotto e spronando i produttori a crescere ulteriormente.

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