Gravedona, un modello
«Il turismo si fa insieme»

Il contratto di rete tra aziende funziona e le presenze sono aumentate del 35%. Una sfida che passa da una mentalità: «Il competitor non è il mio vicino»

Insieme, si vince anche sul turismo. A Gravedona il contratto di rete tra diverse aziende dà i suoi frutti. E aiuta a sostenere un territorio di fronte a viaggiatori sempre più green. Come dovrebbe accadere anche con Expo.

Il messaggio. si può fare rete, non dunque mettersi ostacoli l’un l’altro, ma al contrario collaborando tra operatori e con le istituzioni (Comune, Pro Loco e Comunità montane). Condividendo un senso di appartenenza che porta a migliorare la propria terra.

Così è nato visitgravedona.it, che conduce attraverso l’esperienza della squadra presentata lo scorso anno al Tourism Think Tank di Lariofiere. Un contratto di rete sbocciato con 23 aziende tra alberghi, residence, affittacamere, bed and breakfast, ristoranti, pizzerie e agriturismi. Giovani e non solo che hanno dichiarato la loro convinzione nell’atto costitutivo: «Il nostro principale competitor non è certo l’albergo 200 metri prima o un chilometro dopo, bensì altre destinazioni turistiche che vanno dal Lago di Garda, alle isole Baleari, alle Canarie o alla Turchia».

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