Entra nel locale e spara
Strage a Istanbul: 39 morti

Uno più aggressori armati di kalashnikov, hanno aperto il fuoco contro oltre 600 persone ed è fuggito. Oltre 70 i feriti. L’ombra dell’Isis

Capodanno di sangue e di terrore in Turchia. Un aggressore armato di kalashnikov e con un cappello Babbo Natale, ha aperto il fuoco contro oltre 600 persone al Reina club, un locale molto famoso e frequentato di Istanbul, nella zona europea. Il bilancio provvisorio è di 39 persone uccise, di cui 15 di nazionalità straniera (come ha confermato il ministero dell’Interno), e oltre 70 i feriti.

Il killer è riuscito a fuggire.

Attacco terroristico. L’aggressore sarebbe entrato nel ’Reina’ e avrebbe aperto il fuoco a caso sulla folla. Il locale, notissimo, si trova nel quartiere di Besiktas, nella zona ’europea’ della città, ed è frequentato dalla parte benestante della popolazione. ll bilancio è stato reso noto dal governatore della provincia di Istanbul, Vasip Sahin, che ha parlato ’certamente’ di un attacco terroristico. Il ministero dell’Interno ha reso noto che 21 delle vittime sono state identificate: 5 sono cittadini turchi, 16 di nazionalità straniera. Quattro dei 69 feriti sono in gravi condizioni.

I video registrati da telecamere poste dinanzi al locale mostrano il terrorista che arriva già sparando per strada, poi fa fuoco sulle quattro persone che erano ferme sulla soglia del “Reina” - una delle quali sarebbe un poliziotto - ed entra nel locale dove spara a raffica sulle centinaia di persone presenti. I video delle telecamere interne lo riprendono, poi, a massacro compiuto, mentre si spoglia del vestito di Babbo Natale e si dirige verso l’uscita.

Un tentativo di “distruggere il morale” della Turchia e di “creare il caos colpendo in modo deliberato la pace e i civili”. Così il presidente Recep Tayyip Erdogan ha definito l’attentato, assicurando che la “Turchia è determinata a continuare a combattere fino alla fine contro il terrorismo e fare qualunque cosa sia necessaria per garantire la sicurezza dei suoi cittadini e assicurare la pace nella regione”.

Gli esperti, riporta Al Jazeera, sostengono che ci sarebbe la mano dell’Isis dietro l’attentato, anche se al momento non ci sono state rivendicazioni.

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