Telefonia, stop alle compagnie
«Fatturazione mensile
non ogni 28 giorni»»

AgCom prevede sanzioni alle compagnie che non rispettano l’obbligo di cadenza mensile della fatturazione. Ormai tutte le compagnie applicano la fatturazione ogni 4 settimane

Sanzioni agli operatori di telefonia che non rispettano l’obbligo di cadenza mensile della fatturazione. E’ quanto deciso dall’Autorità per le comunicazioni, che ha «deciso di avviare procedimenti sanzionatori nei confronti degli operatori telefonici Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb per il mancato rispetto delle disposizioni relative alla cadenza delle fatturazioni e dei rinnovi delle offerte di comunicazioni elettroniche», si legge in una nota.

L’Autorità per le comunicazioni «sta valutando l’adozione di ulteriori iniziative, anche per evitare che le condotte dei principali operatori di telecomunicazioni possano causare un effetto di ’trascinamentò verso altri settori, caratterizzati dalle stesse modalità di fruizione dei servizi». E’ quanto si legge nella nota con cui il Garante ha annunciato sanzioni per gli operatori di telefonia che adottano fatturazioni a cadenza settimanale, cioè una bolletta ogni quattro settimane, invece che mensile.

Anche Sky, ad esempio, che opera in un settore diverso da quello delle telecomunicazioni, ha annunciato l’imminente adozione di un sistema di fatturazione ogni quattro settimane.

«Bene, ma le sanzioni siano ora esemplari». E’ il commento Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, alla decisione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, di avviare procedimenti sanzionatori nei confronti degli operatori telefonici Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb per il mancato rispetto delle disposizioni relative alla cadenza delle fatturazioni e dei rinnovi delle offerte di comunicazioni elettroniche.

«A differenza di quanto sostenuto ieri alla Camera dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, al question time, non è vero che il Tar del Lazio il 7 giugno aveva accolto le richieste di sospensiva delle compagnie telefoniche, ma aveva solo anticipato il giudizio di merito. Dunque le compagnie telefoniche hanno proseguito imperterrite a violare la delibera di marzo scorso dell’Agcom, come se fossimo nel Paese delle banane», aggiunge il presidente dell’associazione dei consumatori.

«Per questo abbiamo presentato un esposto all’Antitrust, contro il reiterato comportamento degli operatori che si ostinano a fatturare a 28 giorni anche per la telefonia fissa” conclude Dona.

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