Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 26 Febbraio 2015
Teatro sociale di Sondrio, bando per la gestione: dalle minoranze forti perplessità
Sarà affidata a un «soggetto professionale», ma bisognerà rispettare dei vincoli. Per la prima andrà in scena il “Barbiere di Siviglia” - «Confusione su costi e dati».
Per la prima, in ottobre, andrà in scena il “Barbiere di Siviglia” con l’Orchestra filarmonica italiana, nel frattempo il Comune sta studiando bando e capitolato per affidare ad un «soggetto professionale» la gestione del Teatro sociale. Ma bisognerà rispettare dei vincoli tecnici e procedurali, altrimenti a palazzo Pretorio toccherà restituire circa 500mila euro di detrazioni Iva sui lavori di restauro (più quelle sui pagamenti ancora da completare).
Sono alcuni dei punti evidenziati ieri sera dall’assessore alla Cultura Marina Cotelli durante la seduta della commissione consiliare richiesta dalle minoranze per fare il punto sulla futura gestione dell’ex Pedretti, nei suoi diversi aspetti. Ma dall’aula i gruppi di opposizione sono usciti con molte perplessità, su tempi, percorso e scelte dell’amministrazione. Il futuro del teatro, ha infatti sottolineato Andrea Massera di Sondrio liberale, è fondamentale perché «sarà una sfida importantissima per la nostra città», su vari fronti. «Il Teatro sociale – ha detto - deve diventare la chiave di volta per la cultura, la socialità e, perché no, l’economia di Sondrio. Dobbiamo volare alto». Di qui la richiesta di presentare alla commissione lo “stato dell’arte”. E per rispondere Cotelli ha ricapitolato il percorso «iniziato nel 2009», ha ricordato, e portato avanti «con alcune svolte obbligate, dettate dall’impossibilità di procedere come si era stabilito in origine». Per via delle norme sulle partecipazioni e sui bilanci degli enti pubblici, ha infatti spiegato l’assessore, sono cadute l’ipotesi iniziale di affidare il teatro ad una fondazione o ad un’associazione, ma pure l’idea di una gestione diretta del Comune. Resta la strada della gestione esterna, e qui «pochi giorni fa abbiamo scoperto un’argomentazione fiscale che ci indirizza in una via», ha spiegato Cotelli. «Non potremo adottare la formula della concessione di servizi, usata di solito – ha detto – perché come successore della Società teatro Pedretti, ora chiusa, il Comune ha posto in detrazione l’Iva sugli appalti. Qualora non svolgesse più l’attività di gestione della stagione teatrale, l’ente sarebbe chiamato a restituire Iva per oltre 500mila euro, e non potrebbe più portare in detrazione l’Iva sui lavori in corso e sugli arredi».
Sul tema è stato chiesto un parere all’Agenzia delle entrate, ha spiegato Cotelli, e nel frattempo sta lavorando su «un contratto misto, con un affitto d’azienda e l’affidamento della stagione teatrale». A breve verrà pubblicato un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse, in attesa dei dati sui costi di gestione dell’impianto geotermico e dell’illuminazione da inserire nel bando. E se il problema Iva ha lasciato decisamente perplessi i consiglieri di opposizione, Massera in testa, anche i tempi preoccupano le minoranze: «Su costi e dati c’è una gran confusione, e ormai manca poco», hanno osservato Matteo Barberi del Movimento 5 stelle e Maurizio Piasini della Lega. Di teatro comunque si tornerà a parlare a breve, perché prossimamente verrà convocata una commissione congiunta Cultura – Lavori pubblici sulla situazione del cantiere.
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