Primo maggio con l’ombrello

Primo maggio segnato dalla pioggia. Dopo due giorni soleggiati torna il maltempo che proseguirà fino a venerdì.

Non farà freddo ma le massime non andranno oltre i 19 gradi. Giovedì le precipitazioni saranno molto intense con possibili temporali. Per domenica si attende bel tempo con sole e massime sui 21 gradi, la prima decade di maggio sarà un alternarsi tra sole e pioggia.

«L’area di bassa pressione nata lunedì sul mare di Alboran, tra al Spagna e il Marocco, preceduta da un richiamo di aria calda sciroccale in questi ultimi due giorni, da oggi porta piogge - spiega Carlo Migliore, esperto di 3bmeteo.com -. Oggi, primo maggio, un vortice colmo di aria fresca di matrice atlantica e quindi i contrasti con la massa d’aria nord africana saranno accesi e in grado di stimolare la formazione di fenomeni temporaleschi anche importanti e talora a carattere di nubifragio con locali grandinate. Il minimo di bassa pressione manterrà una posizione poco a nord dell’Italia anche nella giornata di giovedì con un secondo fronte perturbato che ripercorrerà quasi la stessa strada del precedente».

Primo maggio bagnato e ai Piani di Bobbio, dove in tarda serata sono attese precipitazioni nevose che proseguiranno giovedì quando il termometro si fermerà a zero gradi. Freddo e neve tanto che il rifugio Brioschi sopra Esino resta momentaneamente chiuso, dovrebbe tornare attivo da sabato. Aperti invece i rifugi a quote più basse come la Sel ai Piani Resinelli. Chiusi ancora buona parte dei chioschi sul algo in attesa dell’avvio della stagione estiva. Nello specifico oggi in città ci saranno tra i 15 e i 19 gradi, domani si andrà dagli 11 ai 16 gradi con forti precipitazioni, venerdì dagli 8 ai 19 grafi e sabato dagli 11 ai 16 gradi sempre con qualche pioggia. Domenica salvo imprevisti tornerà il sole.

A un mese di distanza, dopo il forte maltempo di pasquetta, 1 aprile, pure l’inizio del mese di maggio sarà segnato dalla pioggia. Chi abita nelle aree più fredde può comunque accendere i termosifoni, anche se in questi giorni più che di freddo si potrebbe parlare di umidità, che comunque si sente. Freddo fuori e quel desiderio di creare un po’ di tepore in casa, anche se dal 15 aprile i riscaldamenti sono ormai spenti. La norma però prevede che al di fuori del periodo di accensione consentito gli impianti termici possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e, comunque, per una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria sulla base della normativa, ovvero sette ore. Si potrebbero superare le sette ore ma solo con un’ordinanza del sindaco.

Detto questo nella maggior parte dei Comuni del lecchese, che ricadono in zona E, si può dunque accendere per sette ore i termosifoni, limitazioni che non si applicano agli impianti collocati in zona F ovvero Barzio, Casargo, Cassina, Crandola, Cremeno, Esino Lario, Introzzo di Valvarrone, Moggio, Morterone, Pagnona, Parlasco, Premana, e Vendrogno di Bellano. Niente tuffi e niente tintarella, per il momento meglio avere l’ombrello a portata di mano, ed anche un maglione visto che in concomitanza con la pioggia intensa le temperature scendono, e così in serata e in mattinata.

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