Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 09 Marzo 2017
«Novità 118, vigileremo sulle scelte»
I sindaci della Valchiavenna rispondono alla richiesta di collaborazione del comitato popolare. Nessuna polemica politica, gli amministratori garantiscono attenzione e discussione nelle sedi opportune.
«Areu attua questa scelta non condivisa: noi vigileremo sui cambiamenti». Lo assicurano Patrizia Pilatti, rappresentante dei sindaci della Valchiavenna per le questioni socio-sanitarie, e il sindaco della città della Mera, Luca Della Bitta, nella risposta alla lettera ricevuta dal comitato “Emergenza responsabile in Valchiavenna”.
Di fronte alle novità del 118, con l’assenza del medico sull’ambulanza di Chiavenna, il dibattito si fa sempre più vivace. L’intervento degli amministratori comincia con un ringraziamento alle donne portavoce del gruppo di cittadini, anche se non si nasconde che le aspettative per la serata dedicata ad Areu erano quelle di una sala affollata, e ribadendo la centralità dell’argomento.
«In particolare la richiesta di un servizio di emergenza e urgenza adeguato, puntuale, qualificato, con le necessarie professionalità è stato uno dei pilastri della nostra attività - premettono -. Di fronte a un’ipotesi di riorganizzazione del servizio 118, con modalità sia informali sia con incontri ufficiali, ci siamo da subito attivati per rappresentare quelle preoccupazioni che anche voi in questi giorni avete sollevato». Gli enti locali della valle della Mera per primi hanno chiesto un incontro alla direzione Areu, presente alla serata con l’intera organizzazione, per conoscere il progetto e «per ribadire con chiarezza la nostra preoccupazione e non condivisione della decisione».
Inoltre, unici a livello provinciale, «proprio perché convinti della necessità di informare senza filtri i nostri cittadini, abbiamo chiesto e ottenuto un incontro pubblico durante il quale la stessa azienda potesse esporre il progetto organizzativo a tutta la popolazione». C’è spazio anche per alcuni chiarimenti.
«Preme ricordare che, a differenza di quanto affermate nella vostra lettera, la riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza è decisione Areu e non fa parte dei temi trattati all’interno del Piano organizzativo strategico di Asst sui quali da tempo come sindaci, anche con manifestazioni condivise con i cittadini e il comitato preesistente, stiamo conducendo una battaglia serrata».
Ma non è bastato quest’impegno. «Abbiamo preso atto che Areu stessa, decisione ribadita durante l’incontro della scorsa settimana, nella propria e piena autonomia decisionale, scevra da indicazioni di carattere politico, partitico o economico, ha ritenuto di procedere ugualmente a dare attuazione a questa scelta non condivisa».
Gli enti locali non intendono venire meno al ruolo di responsabili della salute pubblica. «Continueremo a essere vigili e presenti - dicono -. Lo faremo con piena fiducia, supporto e considerazione nei confronti dei nostri operatori sul territorio del servizio di emergenza urgenza, con un monitoraggio attento del funzionamento del servizio e con segnalazioni di eventuali criticità. Ma anche con interventi puntuali e decisi nelle sedi istituzionali nelle quali i sindaci possono portare la loro voce e ottenere un qualificato confronto con le aziende sanitarie e con i livelli istituzionali superiori, per chiedere di rivalutare le decisioni assunte e sollevando le preoccupazioni e le criticità ipotizzate».
Si vuole evitare la polemica politica. «Ci auguriamo che, su questo percorso che non ha altri obiettivi se non la tutela di un sistema sanitario di qualità per la nostra valle, si possa contare sul supporto del comitato e dei cittadini a sostegno dell’attività amministrativa dei sindaci e delle istituzioni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA