Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 28 Agosto 2016
Notte all’addiaccio per alpinista infortunata
Brutta avventura in Valmasino per una turista tedesca: i tecnici del Soccorso alpino l’hanno raggiunta in piena notte ma hanno dovuto aspettare l’alba per il trasporto a valle. Spavento anche per un cercatore di funghi soccorso a Bema
Si è concluso verso le 6,30 di questa mattina l’intervento, cominciato ieri sera verso le 22, dei tecnici della Stazione di Valmasino, impegnati per soccorrere un’alpinista tedesca, bloccata sulla via Kundalini, a circa 1400 metri di quota. La donna stava scalando con alcuni amici ma è scivolata e ha fatto un volo di alcuni metri, procurandosi traumi, non gravi, e contusioni. In quel punto però il telefono non riceve il segnale e i suoi compagni si sono dovuti allontanare per riuscire a chiedere aiuto. Verso le 22 la Centrale operativa del 118 ha inviato i tecnici della VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna del Cnsas Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Dopo averla raggiunta, hanno fatto un piccolo recupero per metterla in sicurezza e poi hanno atteso l’alba. Poco prima delle 6 è arrivata l’eliambulanza da Como, per il trasporto in ospedale. Tredici in tutti i soccorritori impegnati.
Quello in Valmasino non è stato l’unico intervento del Cnsas oggi. È stato infatti riportato a valle illeso verso mezzogiorno un cercatore di funghi di Origgio (Varese), di 56 anni, che si è trovato in difficoltà nei boschi sopra Bema. Era da solo, ha perso l’orientamento, è scivolato e si è ritrovato in una zona impervia, senza più essere in grado né di salire, né di scendere. L’allertamento per i tecnici della Stazione di Morbegno del è arrivato poco prima delle 10. Le squadre territoriali lo hanno prima localizzato e poi raggiunto. Sul posto anche l’elicottero, che lo ha recuperato con il verricello e trasportato a valle.
Dagli operatori del Soccorso alpino giunge l’ennesimo appello alla prudenza. «La prevenzione è fondamentale per evitare di trovarsi in una situazione critica - sottolineano - . Quando si va per funghi, occorre indossare scarpe adatte, con una suola che aderisca bene al terreno e impedisca di scivolare, perché nel bosco, soprattutto nelle aree meno esposte al sole, possono esserci tratti umidi e quindi più scivolosi. Gli stivali di gomma sono sconsigliati. È meglio non andare da soli, perché in caso di necessità si potrebbe non essere in grado di chiedere aiuto. L’itinerario va pianificato e per facilitare le operazioni di soccorso e accorciare i tempi d’intervento, è opportuno lasciare informazioni sul posto che si intende raggiungere. Altre informazioni sono pubblicate sul sito www.sicurinmontagna.it».
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