Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 07 Febbraio 2017
Neve, anche la Valmalenco sorride: 60 centimetri in quota
Al di sopra dei 1.200 metri è uno spettacolo meraviglioso, la Valmalenco è vestita con l’abito della festa, pronta a mostrarsi con il suo aspetto più bello.
Finalmente la tanto attesa nevicata, quella seria, quella vera, quella che rende tutti più felici è arrivata. Oltre 60 centimetri di coltre bianca ha ricoperto le piste del Palù, in Valmalenco, per la gioia di tutti, operatori turistici e appassionati degli sport invernali.
«È proprio così - conferma il direttore della Funivia al Bernina, Livio Lenatti - finalmente è arrivata la neve. Bella, polverosa, fresca, perfetta per andare a sciare. Adesso speriamo che arrivino anche tanti sciatori. Fino a questo momento non possiamo lamentarci, diciamo che è una stagione senza infamia e senza lode; ma siamo vicini al periodo delle settimane bianche, nei prossimi giorni il numero dei turisti aumenterà e le nevicate di questi giorni di sicuro aiutano».
Sta nevicando copiosamente da venerdì scorso, appena al di sopra dei mille metri di altezza; per intenderci, il piccolo e grazioso abitato di Primolo è imbiancato.
Al di sopra dei 1.200 metri è uno spettacolo meraviglioso, la Valmalenco è vestita con l’abito della festa, pronta a mostrarsi con il suo aspetto più bello. Da Chiareggio a Campo Franscia, passando per il Palù e spingendosi fino a Campo Moro e all’Alpe Prabello il paesaggio è paradisiaco; l’ideale non solo per sciare o per divertirsi con lo snowboard nello snow park del Palù, ma la quantità di neve caduta è perfetta per avventurarsi con le ciaspole o con gli sci d’alpinismo sui tanti percorsi che la Valmalenco offre.
Ma attenzione, la montagna è bella ma non va mai presa sotto gamba, per questo abbiamo chiesto un parere a Ivan Pegorari, esperta guida alpina malenca che è andato a monitorare la situazione: «Dai 2000 metri in su la nevicata è copiosa, dai 40 ai 60 centimetri nei punti dove ci sono un po’ di accumuli - dice -. La neve è molto polverosa, significa che a quella quota ha nevicato con temperature un po’ più fresche, probabile oltre i -3°. Camminando, anche con le ciaspole, la neve arriva fino al ginocchio. In molti punti si arriva a toccare il fondo, si percepisce il contatto con rocce e radici degli alberi. Si possono osservare, sui pendii più ripidi, distaccamenti di slavine spontanee, è indice che il pericolo valanghe è sicuramente importante, tra il 3 marcato e il 4 forte. Questo è logico poiché il manto nevoso precedente era molto duro per via delle temperature rigide e del vento forte delle ultime settimane. Raccomando molta prudenza a chi si avventura in discipline alpinistiche invernali, come lo scialpinismo, il freeride, le ciaspolate e le cascate di ghiaccio».
Il meteo prevede l’arrivo di qualche altra nevicata, come confermava ieri mattina lo stesso Pegorari che ha un “metodo” tutto suo per prevederne l’arrivo: «La neve rimane copiosa sui rami degli alberi e questo, secondo i nostri avi, è indice che nevicherà ancora: la neve sugli alberi chiama altra neve». E in effetti già nel pomeriggio di ieri una prima nevicata anche in paese è arrivata.
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