Cronaca
Sabato 29 Agosto 2015
Danni alla Riserva, condannati gli ex vertici
È un conto salatissimo quello presentato dai giudici della corte dei Conti all’ex presidente del Consorzio gestore della Riserva naturale del Pian di Spagna Alberto Deghi (45 anni residente a Gera Lario) e del direttore facente funzione Paolo Poli (52 anni di Morbegno).
I due sono stati condannati dalla corte dei Conti a pagare a titolo di risarcimento 230mila euro a testa per il maxi danno ambientale causato dalla presenza pluriennale nell’oasi dell’impianto di frantumazione di inerti della Larioscavi (prima) e Novamin e Novate mineraria (poi). Il procedimento è scattato nell’ormai lontano 2008, quando la Procura di Como aveva trasmesso ai colleghi contabili un rapporto della Forestale di Como «per fatti di possibile danno erariale cagionati da organi di governo e dirigenziali del Consorzio tra le Comunità Alto Lario occidentale, Valchiavenna e Valtellina di Morbegno».
Nel corso dell’inchiesta la Procura presso la corte dei Conti aveva individuato nei vertici del Consorzio gestore del parco-riserva, come responsabili del danno erariale a causa della loro inerzia del far rispettare le norme inserite nell’approvazione del Piano della Riserva, prima, e quanto previsto dalla convenzione del 2006, poi.
In realtà i giudici hanno anche sottolineato come «evidenti appaiono le inerzie del ministero dell’Ambiente, di vari Comuni» quali «Gera Lario, Sorico, Dubino, Novate, Mezzola, Verceia, della Provincia di Como, delle Comunità montane locali e della Regione».
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