Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 21 Maggio 2016
Confortola, altra avventura
«Sono pronto per il Makalu»
L’impresaIl “Selvadek” di Valfurva all’attacco di un nuovo ottomila
Nel 2014 la rinuncia quando si trovava a soli 200 metri dalla vetta
Potrebbe essere proprio domenica 22 maggio, al più tardi lunedì, la giornata perfetta per il tentativo di conquista del Makalu, meta dell’alpinista di Valfurva Marco Confortola e del valdostano Marco Camandona. Da qualche giorno le forti raffiche di vento fanno costante compagnia ai due che hanno dovuto rimandare l’attacco alla cima.
«Le previsioni - ha fatto sapere il “Selvadek” di Valfurva - danno come data possibile di salita il 22 o il 23 e, nell’attesa, ci siamo dedicati alla pulizia del campo base. Alcune spedizioni, in queste ore, stanno smontando tutto rinunciando definitivamente al tentativo di salita. Durante i nostri giorni di acclimatamento io e Cama avevamo già pensato di “viaggiare” leggeri, salire al campo 1, dormire, e il giorno seguente campo 2, riposarci qualche ora e attaccare la cima. Questo spostamento veloce - ha spiegato - non si può effettuare se non si è fatto un buon acclimatamento ed è purtroppo il problema dei tanti che qui sono arrivati a 7.400 metri ma che non hanno dormito in quota almeno una notte. Questo non va bene perché non abitui il corpo e l’edema può essere in agguato spingendo troppo il motore».
Confortola sinora ha collezionato otto ottomila ai quali si somma il Colle sud Everest (la stazione meteo del Cnr) anch’esso ubicato a quota 8000. Il Makalu rappresenta la quinta montagna più alta della terra, con i suoi 8.462 metri, ed il 12 maggio scorso è stata conquistata da Nives Meroi e Romano Benet. La vetta appartiene alla catena dell’Himalaya ed è localizzata sul confine tra Nepal e Tibet, circa 22 km a est dell’Everest. Con Camandona già in passato Confortola ha compiuto rilevanti imprese su tutte la conquista, dieci anni fa, dell’Annapurna, vetta raggiunta il 12 ottobre.
Sempre Camandona era con Confortola nel 2014 quando, per problemi ai piedi, il “Selvadek” di Valfurva ha dovuto rinunciare alla vetta a soli 200 metri dall’agognato traguardo. «Io e Marco - ha sottolineato Confortola - stiamo bene e ovviamente abbiamo voglia di salire e soprattutto abbiamo voglia di goderci questa bella avventura, non per il risultato fine a se stesso ma per l’impagabile sensazione che si prova una volta raggiunto l’obiettivo. Obiettivo che abbiamo studiato, coccolato e desiderato. Ci siamo allenati tanto durante i mesi precedenti alla nostra partenza; non ci fa paura rinunciare, ci fa solo arrabbiare non poter salire se il meteo non lo concederà. Ma noi siamo postivi e fortemente convinti che i nostri Guru del meteo questa volta non sbaglieranno».
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