Il gran giorno è arrivato: le montagne
della Valtellina sfondo del Giro d’Italia

L’odierna Manerba del Garda- Livigno, tappa numero 15 della corsa rosa, metterà sotto le ruote dei ciclisti le pendenze del Mortirolo da Monno e poi salendo verso il traguardo della zona franca in ordine la salita del corpo frana da Le Prese a Cepina e poi Le Motte, il Foscagno, il Passo d’Eira e la novità assoluta del Mottolino

Il gran giorno è arrivato. La Valtellina è pronta a griffare oggi l’edizione numero 107 del Giro d’Italia con le sue montagne. L’odierna Manerba del Garda- Livigno, tappa numero 15 della corsa rosa, metterà sotto le ruote dei ciclisti le pendenze del Mortirolo da Monno e poi salendo verso il traguardo della zona franca in ordine la salita del corpo frana da Le Prese a Cepina e poi Le Motte, il Foscagno, il Passo d’Eira e la novità assoluta del Mottolino. Un arrivo sullo sterrato che sa di epico come non bastasse a rendere straordinaria la tappa avere lo striscione del traguardo in mezzo a una pista da sci che sarà teatro fra un anno e mezzo delle gare delle Olimpiadi di Milano Cortina 2006. Il Giro propone una tappa cinque stelle in proiezione dell’appuntamento a cinque cerchi. Il via sarà dato alle 10.30 a Manerba del Garda e sue Eurosport sarà già possibile vedere le prime fasi della corsa. A Malonno, al km 128, ci sarà il primo traguardo volante della giornata, poi Edolo e Monno dove iniziare la scalata del Mortirolo. Una volta su quella cima che potrebbe essere dedicata a breve a Marco Pantani i ciclisti scenderanno lungo il versante del Mortirolo che porta a Grosio. L’ingresso del plotone, meglio dire degli uomini al comando perché inevitabilmente anche il versante bresciano del Mortirolo farà selezione, in provincia di Sondrio è previsto dalle 15.03 alle 15.39 rispettivamente se l’andatura sarà di 36kmh oppure di 32kmh.

Lungo la vecchia provinciale i ciclisti raggiungeranno poi Le Motte altra asperità di giornata prima del secondo traguardo volante posto dopo 195 km ad Isolaccia in Valdidentro. Arnoga, il Passo del Foscagno, Trepalle, il Passo d’Eira poi lasceranno spazio allo schuss finale che porta al Mottolino dove l’arrivo è previsto dalle 16.49 alle 17.42. La tappa più lunga del Giro, 220 km con 5300 metri di dislivello, presenta ben cinque gran premi della montagna. Il primo, di terza categoria, i ciclisti lo affronteranno dopo 37 km dalla partenza ed il Lodrino, metri 737, gran premio di terza categoria. Il secondo Gpm, questa volta di seconda categoria, è il Colle di San Zeno, a 1418 metri. Sono di prima categoria, che è il massimo livello, i tre gran premi sul nostro territorio. Si inizia dopo 153 km col Mortirolo a 1854 metri poi al km 211 i 2291 metri del Foscagno ed infine al km 220 l’arrivo posto 2385 metri del Mottolino. Il sole simbolo di Livigno sarebbe poi l’elemento per rendere la giornata una festa di sport con Livigno invasa da migliaia di tifosi. Sul traguardo del Mottolino saranno presenti i genitori ed i tifosi più accaniti dei due concorrenti valtellinesi: Andrea Bagioli e Davide Piganzoli. Dopo le coordinate di viaggio anche uno sguardo a quello che potremo vedere. Da punto di vista tecnico tutto dipenderà dalle intenzioni del padrone del Giro Tadej Pogacar. Se deciderà di griffare col suo nome anche questa tappa ci sarà poco da fare per gli avversari. Se invece il leader della classifica e grande favorito per la vittoria finale decidesse di limitarsi e controllare esclusivamente solo gli uomini di classifica, potrebbe nascere quella fuga da molto lontano, molto prima del Mortirolo, nella quale sogniamo possano inserirsi Bagioli e Piganzoli. A quel punto la loro giornata potrebbe essere una fantastica giornata.

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