“Truffa dello specchietto” sventata
questa mattina a Nibionno

Si è presa purtroppo un brutto spavento ma, fortunatamente, non ha dato corda al malintenzionato: così un’automobilista 70enne proveniente da Giussano ha evitato la “truffa dello specchietto”, messa in atto da uno sconosciuto verso le 9.15, al raccordo tra la statale 36 e la viabilità interna di Nibionno. Anzi: più ancora che un semplice specchietto, il truffatore avrebbe voluto farsi risarcire mezza macchina, né si è arreso di fronte alle evidenti resistenze della donna, bensì ha cercato di cambiare piano adottando un’ulteriore strategia: tutto, probabilmente, per trattenerla o addirittura magari farla scendere dalla propria vettura. L’anziana lo ha «mandato a quel paese», in seguito poi segnalando l’accaduto alle forze dell’ordine.

Racconta, nel dettaglio: «Uscendo a Nibionno dalla Ss36, nel punto in cui sono in corso i lavori sul ponte, la circolazione era interrotta: perciò, dovendomi recare comunque alla mia destinazione, situata in zona, ho preso un’altra strada che fiancheggia delle fabbriche. Lì, accostata a destra, c’era una macchina bianca: appena l’ho sorpassata, ho sentito un botto poi la persona che era a bordo mi ha fatto segnali coi fari ed ha messo in moto, raggiungendomi. Ha iniziato a insistere che gli avevo urtato la carrozzeria. Ho negato ripetutamente, senza scendere dall’auto e, anzi, ho fatto per andarmene. A quel punto - prosegue il racconto della donna - il tizio ha cambiato strategia, chiedendomi di punto in bianco dove fosse l’ufficio postale. Ha molto insistito, io però sono ripartita. Ero agitata, perché mi trovavo comunque lì da sola. Fortunatamente, la vicenda per me è finita senza conseguenze, ma a me è parso di aver visto la macchina bianca tornare verso il punto di partenza, magari per aspettare altri malcapitati. Ho quindi avvertito immediatamente i carabinieri». L’accaduto è stato riferito poi anche alla polizia, stradale e locale, per i sopralluoghi del caso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA